In qualità di Segretario del Partito Socialista della Sezione di Acri, ritengo opportuno evidenziare le scelte che hanno indotto il PSI all'intesa politica per le prossime Elezioni Comunali del 28 e 29 Marzo 2010. I fattori che hanno inciso affinché il Partito Socialista si determinasse verso l'intesa bipolare con l'UDC trovano legittimazione nella catastrofica gestione politico-amministrativa della Giunta Coschignano. La coalizione che cinque anni fa aveva portato il Centro Sinistra alla vittoria non esiste più; si è polverizzata. Il Partito Socialista malgrado le diverse dimostrazioni di lealtà, correttezza e senso dell'Istituzione, da oltre due anni e mezzo è stato sospinto fuori dalla scena politica comunale. Ci è parso, quindi, doveroso e oltremodo naturale, dialogare con quelle forze che erano fuori dalla maggioranza di Giunta. Oggi tutti si dicono contrari alla Giunta Coschignano, ma in tempi non sospetti i Socialisti e l'UDC, già stavano lavorando per un'alternativa di governo alla guida del Comune.
Da una parte la cultura Istituzionalista dell'UDC, trattandosi di forza di governo e/o di opposizione, sia a livello nazionale che locale, può garantire alla futura Amministrazione una governabilità politico-amministrativa di sicura affidabilità e continuità. Dall'altra parte l'esperienza Socialista nell'ambito delle problematiche dei diritti sociali, del mondo del lavoro, della tutela dei ceti più deboli, attribuisce ad una futura Amministrazione la possibilità di evidenziare anche i bisogni e le aspettative della gente delle contrade e di coloro che si ritrovano ai margini delle "nomenclature" Acresi. Mi corre l'obbligo al riguardo, affermare pubblicamente che in occasione dell'accordo politico-elettorale PSI-UDC non si è mai accennato alla distribuzione di poltrone, ma solo e soltanto a progetti, idee e soluzioni che potessero consentire alla nostra comunità di guardare al futuro, uscendo definitivamente da quell'ordinaria amministrazione che quotidianamente impoverisce il tessuto economico culturale e sociale della nostra città. Proprio per questo la candidatura a Sindaco del Senatore Gino Trematerra, da subito, si è palesata come una scelta assolutamente unica ed indiscutibile.
L'esperienza politica, le cariche Istituzionali assegnate al Senatore durante le pregresse legislature, le relazioni politico-istituzionali, la lungimiranza del personaggio ed i rapporti esclusivi che egli ha intrattenuto durante gli anni di militanza politica al servizio delle Istituzioni, individuano nella sua persona il Candidato Sindaco che, tutte le forze politiche, indipendentemente da personalismi e/o sciagurate "beghe paesane", dovremmo eleggere nell'interesse di noi tutti. Si affermerebbe così quel Governo dei Migliori risolvendo definitivamente il rigido schema di contrapposizione tra famiglie che da sempre caratterizza la vita socio-culturale della città di Acri.
Quindi, nel salutare la Candidatura a Sindaco del Senatore Gino Trematerra secondo un parallelismo calcistico, cito una comparazione utilizzata da un mio compagno di partito che testé ha detto.."se in squadra si ha Maradona…bisogna schierarlo sempre in campo…"… noi Maradona in questo caso c'è l'abbiamo.
Con l'auspicio che la campagna elettorale possa essere impegnativa, ma leale, ricca di dialettica e confronto senza scadere mai nel personalismo e nell'offesa, un grosso in bocca al lupo al Candidato Sindaco Gino Trematerra ed alla coalizione PSI-UDC che lo sostiene.