RECENSIONE Letto 1226

Vincenzo Napolillo un intellettuale non solo organico


Foto © Acri In Rete



In questi giorni è uscito fresco di stampa un pregevole volume sull’opera di Vincenzo Napolillo, AA.VV., Vincenzo Napolillo Vita e Liriche, Ediz.Alimena-Orizzonti Meridionali, Cs, 2021.
I vari autori che hanno tracciato la figura e l’opera dell’intellettuale di Nusco, fra cui il prof. Luigi Reina, hanno messo in evidenza non solo i vari e vasti ambiti dell’opera di Napolillo, che vanno dalla storiografia alla critica letteraria, dal pensiero filosofico alla storia dell’artre, ma ne hanno apprezzato la serietà e lo spessore critico con cui le oltre sessanta pubblicazioni sono state costruite attraverso un’attività davvero certosina.
Un’attività, quella di Vincenzo Napolillo, indefessa, distesa lungo oltre mezzo secolo di lavoro, impegnato tra scuola, come educatore delle giovani generazioni, e ricercatore appassionato in tutti i campi della cultura.
Si ricordano, a tal proposito, le ricerche su Gioacchino da Fiore, sul santo di Paola, sul Padula, su Francesco De Sanctis; per non parlare dei ponderosi volumi sulla storia di Cosenza, frutto di uno studio minuzioso e defaticante, che solo uno studioso di razza poteva realizzare.
Sì, mi preme mettere in luce il carattere roccioso, tenace, resistente dell’amico Napolillo, che ancora oggi, da ottantenne, non smette di pensare, di indagare, di leggere in lungo e in largo tutto ciò che riguarda la vicenda umana, che egli agita anche ‘con tenace inventiva poetica’, come ha messo in evidenza il suo vecchio compagno di banco Reina.
E sì, perché Napolillo è anche poeta, raffinato cantore che, attraverso un raffinato verso, ricco di una ‘pietas’ antica, riesce sempre a coinvolgere il lettore nei suoi patos, nei suoi sogni inseguiti e mai raggiunti, nei suoi ideali di libertà e di amore non formali ma sostanziati da profonda, sincera e vissuta solidarietà umana.
Sono questi i valori e i pregi di tutta l’opera dell’intellettuale Napolillo, che vive, palpita e si commuove da sempre, con pari intensità, in un altalenante legame organico con la sua Nusco come con la ‘sua’ Calabria di adozione.

PUBBLICATO 29/11/2021  |  © Riproduzione Riservata

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