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Reparti Covid19 ambigui? Indaga la Guardia di Finanza


Foto © Acri In Rete



La Guardia di Finanza anche ieri ha fatto visita all’Asp di Cosenza e si è particolarmente soffermata nell’ufficio del direttore delle Risorse Umane Fra’ Remigio Magnelli.
Acquisiti ancora altri documenti, clima di grande imbarazzo e nervosismo.
L’inchiesta sugli straordinari percepiti e da percepire da parte della task force anti Covid dell’Asp di Cosenza va avanti e tocca anche altri tasti dolenti.
Il capo della task force Mario Marino e i suoi luogotenenti sono preoccupati.
In molti si chiedono come sia possibile che il direttore del Dipartimento di Prevenzione possa percepire oltre alla sua già lauta indennità anche l’aggiunta degli straordinari.
E che straordinari: da marzo a ottobre parliamo di oltre 44mila euro, 35mila dei quali già incassati. E così via anche per i suoi collaboratori, come documentato.
Ma non è finita qui.
Le Fiamme Gialle stanno cercando di capire perché nei documenti si trovino fogli compilati senza ricorrere al badge per verificare gli orari di lavoro: i dipendenti si autocertificavano gli orari?
Sembra proprio di sì e in tutto questo can can è chiaro che la colpa principale sia da attribuire alla commissaria che viene dal Nord, Simonetta Cinzia Bettelini, per la sua clamorosa mancata vigilanza.
Tradotto in soldoni: le indagini potrebbero portare a capi di imputazione come peculato, falso ideologico, falso in atto pubblico. Ipotesi di reato così gravi che dovrebbero spingere il commissario Guido Longo a cacciare immediatamente e seduta stante questo soggetto.
E c’è ancora dell’altro, un’altra grana per niente semplice da risolvere per la Bettelini rappresentata dai ricoveri “programmati” dei pazienti Covid che non sono passati dal Pronto soccorso e dai reparti Covid dell’Annunziata.
Con questo sistema, la Bettelini e i suoi compari hanno creato reparti Covid ad Acri, Cetraro e Rossano: 50 per cento dall’ospedale hub e 50 per cento da ricoveri programmati.
Parliamo di qualcosa come una cinquantina di ricoveri fuori da ogni regola. Cosa vuol dire ricoveri programmati?
Parliamo di ricoveri Covid che sono studiati a tavolino e che riguardano anche amici degli amici, tipo un dirigente medico dell’Asp o addirittura il proprietario di una serie di cliniche, che non sono mai passati dal “lazzaretto” dell’Annunziata ma sono stati “spediti” direttamente altrove.
Non erano pazienti Covid acuti ma chi di competenza prende ugualmente i soldi riservati dallo stato per i pazienti acuti.
Fatta la legge, trovato l’inganno… come sempre, del resto, giacché l’ordinanza 85 della Regione dice che tutti i pazienti Covid devono passare dall’ospedale hub di riferimento e poi è lo stesso hub semmai a mandare i pazienti negli ospedali di periferia.
Staremo a vedere.

PUBBLICATO 31/12/2020  |  © Riproduzione Riservata

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