OPINIONE Letto 4585  |    Stampa articolo

Letta e la pipi contro vento

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
Si può criticare il Primo Ministro Letta dopo che il PD alle amministrative ha fatto il pieno di voti ed ha eletto tanti Sindaci? Il buon senso suggerirebbe di no, come si dice: se fai la pipi (il termine è meno elegante) contro vento, finisce che ti bagni scarpe e calzini. E’ vero, ma per questa volta correrò il rischio. Allora, il governo Monti era sostenuto da PD e PDL, (o se preferite dalle larghe intese) siamo andati alle urne speranzosi che le cose potessero cambiare ed invece, come per un malefico sortilegio (leggi Porcellum) e complice anche un incomprensibile Grillo, ci ritroviamo un Governo di larghe intese (o se preferite PD e PDL). Cosa è cambiato? Nulla. Certo non ci sono più i cosiddetti tecnici e, ripensando alla Fornero, questo è un sollievo. Ma per il resto? Sono tornati alla carica Quagliariello, Franceschini, Lupi, la Santanchè. Cosa abbiamo fatto per meritarci gente cosi, per me, è un mistero. Ancora un pò e ci toccava pure D’Alema.
Comunque, avremmo sperato che, aldilà dei proclami, considerato i tempi, la prima questione che affrontasse il nuovo esecutivo fosse il lavoro o magari le agevolazioni alle imprese. Macchè, La priorità è stata una lunghissima discussione, durata settimane, sul Presidenzialismo solo perché, quella di Presidente, è la poltrona che vorrebbe occupare (orrore!) il Cavaliere dopo Napolitano.
La prima azione concreta di Letta? La nomina di ben 35 Saggi (accipicchia!), e dove li avrà mai scovati se tra i politici italiani si fa fatica a mettere insieme anche solo 35 intelligenti? Uno per tutti l’On.Violante, ad esempio, può essere considerato un saggio? Su via, che ci scappa da ridere. Per il resto è un continuo balletto: l’IMU no, l’IMU si. I soldi non ci sono, o forse si, trullallero, trullallà. Nel dubbio congelano l’IMU e la servono a settembre. E l’IVA? L’aumentano? Forse no, forse si ed il balletto continua, neppure Carla Fracci nei tempi migliori avrebbe saputo fare meglio. Ogni provvedimento che viene annunciato o realizzato come il cosiddetto “Decreto del fare” vede spuntare da sotto un fungo, come nelle migliori fiabe, quel “simpatico” folletto di Brunetta pronto a sostenere, nei Tg di maggiore ascolto, che il provvedimento è figlio del programma del PDL. Ogni giorno Lui o Berlusconi pongono condizioni all’esecutivo, “altrimenti il Governo va a casa”! E Letta cha fa? Tace. Del resto lui era quello che mandava i “pizzini” ad un Monti appena eletto, mettendosi a disposizione. Ecco, forse Letta è cosi, pronto a mettersi a disposizione di chiunque, sempre e comunque, a prescindere. Altro che la Merkel, un Primo Ministro cosi l’Europa se lo sogna!

PUBBLICATO 19/06/2013





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