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Coschignano: perchè dovrei farmi da parte?

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
A due mesi dal voto il centro sinistra della cittadina silana vive gli stessi momenti di quello a livello regionale. Stessi interrogativi, analoghi rischi. Nessuna convergenza sul candidato a sindaco e la concreta possibilità di presentarsi agli elettori con due candidati così come nel 2000 quando a vincere fu poi il centro destra. L’attenzione è puntata, naturalmente, sul Pd, partito di maggioranza relativa, e di appartenenza dell’attuale sindaco Coschignano.
Dall’ultima riunione, quando il direttivo diede il via libera per la sua ricandidatura, non ci sono state novità. Da allora è trascorso quasi un mese. In quella occasione, inoltre, il partito chiese a Coschignano di valutare se vi erano le condizioni per poter ripresentare l’attuale quadro politico che governa e di allargare ad altre forze. A quanto pare Coschignano, in questo, è stato inadempiente. Forse perché non si sente per nulla garantito dal suo stesso partito, o meglio di una parte, o perché ha paura di incassare più di un no? E’ risaputo che c’è una cospicua parte del Pd che è contrario alla sua ricandidatura ma Coschignano non troverebbe il sostegno neanche di IdV, Sinistra e Libertà e Psi. che fare allora? L’attuale sindaco fa sapere che non fa un passo indietro per un’eventuale alleanza Pd-Udc visto che i centristi, per l’accordo, hanno messo una pregiudiziale sul suo nome.
Il partito dice che ho amministrato bene, la coalizione pure, non vedo perché mai dovrei farmi da parte” afferma Coschignano che somiglia sempre più a Loiero. E’ sicuro che anche da solo il centro sinistra può rivincere ed è contrario ad accordi con l’Udc. Una presa di posizione più sui nomi che sui programmi, quella del sindaco che dice; “dopo quanto accaduto in questi cinque anni di governo in cui Pd e Udc più volte si sono scontrati a muso duro su diverse tematiche e dopo che siamo riusciti a mettere a posto i conti comunali, è impensabile che il mio partito possa lasciargli la leaderschip.
Non un ripensamento da parte di Coschignano, quindi, che preferirebbe l’attuale coalizione o al limite la corsa solitaria, ed è pronto a dare battaglia sia al di dentro ma, se necessario, anche al di fuori del partito.

PUBBLICATO 23/01/2010

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