Approda oggi pomeriggio in consiglio comunale il problema dell’insuf - ficienza di organico dell’Unità Operativa di Riabilitazione dell’Età Evolutiva. Il presidente delle assise, Giacomo Cozzolino, ha infatti convocato una riunione aperta a chiunque voglia portare il suo contributo, con all’ordine del giorno la “discussione sul problema del Centro di Fisioterapia e dei disabili ad Acri”. La seduta è convocata per le 16, nella sala consiliare del palazzo Sanseverino-Falcone. L’iniziativa è stata sollecitata, con formale richiesta, dalle associazioni dei genitori dei bambini disabili, Raggio di Sole, Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti), Diabaino, Aspa e “Susy, sorriso di Dio”.
La nuova sede dell’Unità Operativa di Riabilitazione dell’Età Evolutiva è stata inaugurata nello scorso mese di agosto, dopo diversi rinvii e relative proteste. Già in quella occasione fu sollevato il problema della scarsa dotazione di organico in forza alla struttura e si disse che qualcosa si sarebbe fatta. A oltre cinque mesi e dopo ulteriori incontri con il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Franco Petramala, nulla si è mosso e i problemi rimangono. Attualmente il Centro ospita, tra adulti e minori, oltre ottanta pazienti, e interessa, oltre ad Acri, anche il Comune di Santa Sofia d’Epiro. Per far fronte alle esigenze attuali, necessitanoaltri due fisiokinesiterapisti: uno per gli adulti e uno per l’età evolutiva. Ora ce n’è uno a tempo pieno e uno per due giorni a settimana e, per quello degli adulti, c’è una lista d’attesa di cinquanta persone. Il Dott. Petramala ha già spiegato alle associazioni interessate che al momento non c’è possibilità alcuna di procedere a nuove assunzioni, in virtù di precise indicazioni in direzione del contenimento dei costi nella sanità, quindi bisogna fare con quello che c’è. E dire che in passato nel Centro operavano quattro fisiokinesiterapisti, di cui alcuni trasferiti e mai rimpiazzati. Così com’è oggi la struttura non funziona o funziona male e chi ne patisce le conseguenze sono i pazienti che devono già far fronte a una condizione di grande difficoltà.
L’intento di chi oggi ha richiesto la convocazione del consiglio comunale è evidentemente quello di far quantomeno approvare un ordine del giorno che dia ulteriore voce alle sacrosante rivendicazioni di costoro. La speranza è che anche una simile questione non corra il rischio di essere inghiottita nel vortice pre–elettorale, periodo notoriamente ricco di promesse pronte a sciogliersi al primo sole del giorno successivo alle elezioni.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 15-01-2010.