“Se non ci sarà un’inversione di rotta mi collocherò all’opposizione.” Pietro Pettinato, consigliere di maggioranza, ex Prc ora vendoliano, quindi Sinistra e Libertà, appare determinato. Le cose così come stanno andando non gli piacciono proprio. Sia dal punto di vista politico che amministrativo. Pettinato parte proprio da quest’ultimo aspetto e sottolinea; “non è possibile che la gestione del comune si affidata a poche persone e che altri devono solo alzare la mano. Non sono più disposto ad accettare ciò e non sarò la stampella di nessuno.
Non diamo risposte ai cittadini e i lavori pubblici non possono essere una giustificazione di una buona amministrazione.”
Pettinato non fa nomi ma è chiaro che i destinatari del messaggio siano gli amministratori in quota Pd. Aggiunge il vendoliano; “le commissioni non si riuniscono, gli eventi si organizzano tra pochi intimi e la pianta organica è gestita in base alle simpatie.”
Accuse gravi di Pettinato che, però, dichiara di non voler né la testa di qualcuno né un posto al sole né tantomeno la caduta del sindaco. Ma precisa; “entro settembre le cose devono cambiare radicalmente, occorre maggior coinvolgimento di tutte le forze politiche della coalizione, se poi il Pd ha deciso di andare avanti da solo allora lo farà anche in occasione degli equilibri di bilancio.”
Ed a proposito di alleanze, Pettinato dice; “Sinistra e Libertà, dopo la buona performance delle provinciali è pronta a correre da sola, magari coinvolgendo anche Pdci e Prc perché questo Pd è davvero deludente. Nonostante i democratici siano usciti ridimensionati dalla tornata elettorale, si ergono ancora a condottieri della coalizione.”
Ed infine il futuro; “non ci mancano i candidati a sindaco né gli uomini giusti per affrontare la campagna elettorale del prossimo anno. I dati dicono che il Pd ha perso e che c’è tanta voglia di sinistra. Farebbe bene il primo cittadino ad aprire gli occhi prima che sia troppo tardi per lui e per il Pd.”