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Tramonta il patto PD- UDC.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Quanto accaduto a livello provinciale, con l’apparentamento Pdl – Udc, avrà ripercussioni, inevitabilmente, anche a livello locale. In pratica tramonta definitivamente una possibile alleanza Pd-Udc. Inutili, a questo punto, anche le continue aperture che il segretario Pd, Capalbo, ha rivolto, anche in pubblico, ai centristi. Nel Pd più di uno gioisce, tra questi il sindaco Coschignano ed alcuni assessori che non hanno mai visto di buon occhio l’alleanza con i moderati che qui possono contare sul capogruppo alla regione, Michele Trematerra, e sull’ex senatore, il papà Gino, secondo dopo De Mita alle Europee.
Pd e Udc per quasi un anno si sono corteggiati, rincorsi ma il vero amore non è mai scoppiato nonostante contatti e dialoghi. Questione di leaderschip, perché una prerogativa dell’Udc, per un accordo, era quella di mettere da parte il primo cittadino. Cosa che il Pd ha sempre respinto con forza. Intanto lunedì sera si riunisce il direttivo dell’Udc allargato anche agli iscritti. Il segretario Zanfino, ed alcuni componenti del comitato provinciale, spiegheranno i motivi che hanno spinto il leader provinciale, Occhiuto, ad apparentarsi col Pdl. Spiegheranno anche, si spera, perché il leader nazionale Casini ieri ha detto che ai ballottaggi “in alcuni casi l’Udc preferisce il centro sinistra perché la fase politica di alleanza con il centro destra si è chiusa.
Alla luce di quanto accaduto è probabile che in città, dove il prossimo anno si vota per le comunali, si ricomponga l’asse Trematerra, Tenuta, leader Pdl locale, De Vincenti, quest’ultimo eletto al consiglio provinciale. Fin qui nulla di strano, il problema è che Tenuta, con Manfredi e Gencarelli, tutti e tre consiglieri comunali del Pdl provengono dall’Udc. Il divorzio, andato in scena lo scorso anno, è avvenuto tra mille polemiche ed accuse reciproche ed in alcuni casi anche con la promessa di non volersi più ritrovare. Che succederà adesso che insieme dovranno trovare i voti per Gentile?
Ai più comunque, la scelta dell’Udc è sembrata la più logica. Per evitare di stare sempre da soli si doveva per forza scegliere una linea e, considerato che dall’altra parte c’è un Pd da quattro anni accusato e maltrattato, Gentile ed il Pdl, anche per alcuni punti in comune, appaiono una opzione obbligata.

PUBBLICATO 15/06/2009

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