I tre medici che i familiari del piccolo Michele Turano, un bimbo di quattro mesi e mezzo deceduto nell’agosto del 2000, ritengono penalmente responsabili della sua morte sono stati prosciolti anche in appello, dopo il giudizio di primo grado in loro favore. Puntualmente è partito il ricorso in Cassazione, per mettere la parola fine, in un senso o nell’altro, a questa triste vicenda.
La storia, dicevamo, risale a otto anni fa e difficilmente sarà dimenticata anche da chi non fu direttamente coinvolto. Michele Turano è deceduto il 17 agosto del 2000, lasciando un vuoto e un grande dolore. Ora c’è un sito internet, www.micheleturano.it, curato dallo zio del piccolo, il dott. Francesco Fusaro, medico anestesista-rianimatore che lavora a Milano, che ripercorre le tappe di quel percorso di dolore.
“Quella mattina – scrive il Dott. Fusaro sul sito -, dopo aver preso la solita poppata, il piccolo Michele si addormenta e viene adagiato nella sua culla. Dopo un paio d'ore si sveglia emettendo però uno strano respiro, che mia sorella definì "fischio" (molto probabilmente vi era stato un rigurgito latteo), dato che era anche cambiato il colorito del bimbo, mia sorella si precipita insieme al marito al pronto soccorso dell'ospedale di Acri”.
Da qui inizia un autentico calvario, che porterà il bimbo alla morte, avvenuta nel pomeriggio all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
Il sito è un modo per esorcizzare il dolore, ma anche l’incontenibile necessità di far conoscere la vicenda, affinché ognuno se ne faccia un’idea propria attraverso la consultazione dei documenti. E’ un modo per conferire al dolore la speranza di una vita vissuta, almeno, nel ricordo.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 16-09-2008.