Se il sindaco Elio Coschignano, approfittando dell'occasione, nel suo intervento al convegno, voleva lanciare una provocazione, le sue parole hanno chiaramente colto nel segno.
Facendo riferimento alla efficienza delle pubbliche amministrazioni, il primo cittadino di Acri ha espresso un giudizio che non passa inosservato sui dipendenti comunali.
Per Coschignano, in sostanza, il 30% del personale che lavora al Comune è encomiabile per impeno e professionalità, mentre il restante 70% non fa nulla e "ruba" lo stipendio.
Il sindaco si è detto impotente di fronte a questa situazione, perché le normative vigenti non gli permettono di intervenire e ha lamentato di essere vittima di questo sistema.
Egli ha ricordato come vi siano dipendenti che non staccano il cellulare nemmeno durante la notte e che si dimostrano pronti a intervenire in qualsiasi circostanza.
Per converso, c'è gente che nel Comune non fa nulla e che rappresenta oltre che un peso, anche un intralcio al funzionamento della macchina amministrativa.
Coschignano ha poi fatto l'esempio di una dipendente che meriterebbe una gratificazione economica per il lavoro che sta svolgendo, ma vi sono equilibri consolidati che lo impediscono.
Dichiarazioni certamente molto forti e che non lasceranno indifferenti, in primo luogo, i dipendenti comunali.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 13-05-2008.