Il periodo estivo non tragga in inganno. Le forze di maggioranza dell’Unione continuano a vedersi ed a lavorare. Sotto traccia e con continuità. Gli equilibri interni alla maggioranza, nonostante la spartizione delle poltrone in seno alla Comunità Montana, sono ancora precari. E’ necessario fare chiarezza ma soprattutto dare ad ogni forza politica la giusta visibilità.
La verifica politica – amministrativa, iniziata tre mesi fa, deve essere chiusa al più presto. Così la pensano i sette partiti di governo che si sono visti per l’ennesima volta l’altro ieri sera.
Le voci che si rincorrono sono quelle di sempre. Rimpasto di giunta, lievi ritocchi, azzeramento. Dall’ultima interpartitica è emersa, però, la volontà di ripartire da zero. Ciò significa mettere in discussione tutte e cinque gli assessori in carica e nello stesso tempo sostituire i due dimissionari Oliva di Idv e Coschignano di Rc.
Un passo necessario, è stato detto da tutte le parti, per dare nuova linfa ad un esecutivo che non sta certamente brillando sia dal punto di vista amministrativo che politico. Ma anche perché, nel frattempo, l’assetto politico all’interno del consiglio comunale è cambiato. Se a ciò, poi, si aggiunge che alcuni assessori non godono più della stima e della fiducia dei loro stessi partiti, e qualcuno anche della simpatia della gente, allora significa che voltare pagina è diventato obbligatorio. Dopo due anni e mezzo, quindi, si profila una nuova giunta.
Nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri tra le stesse forze politiche e tra queste ed il primo cittadino al quale ogni partito, se lo ritiene opportuno, può presentare una rosa di nomi. E’ la soluzione da tutti auspicata per un rilancio dell’azione politica ed amministrativa. L’unico punto fermo, anche se ultimamente ha perso gradimento, sembra essere l’assessore al bilancio Bonacci dei Ds politico arguto, professionista competente. E’ lui che, talvolta anche con manovre azzardate ed a volte discutibili, sta mantenendo in piedi l’esecutivo.
Pare avere i giorni contati Gabriele del Pdci che, per via di un patto preelettorale, dovrebbe essere sostituito da Salvatore Montalto. Rischia grosso anche Capalbo della Margherita visto che il suo partito, dopo l’addio di Cavallotti, non ha rappresentanti nel civico consesso.
Ha perso consensi anche Falco dello Sdi e già circolano i nomi di chi dovrà prendere il suo posto ma alla fine l’assessore ai lavori pubblici potrebbe anche restare. Monaco, ex Ulivo per Acri, ed ora in quota Verdi, sembra essere in una botte di ferro visto che gli ambientalisti possono contare su ben quattro consiglieri. Anzi, pare che il partito di Pecoraro abbia chiesto più visibilità.
Per garantire i giusti equilibri è necessario che nella nuova squadra di governo ci sia la presenza dell’Ulivo per Acri e dell’Udeur che dovrebbe prendere il posto di Idv, oramai collocata all’opposizione. Una nuova giunta di sette assessori, dunque, e non già di cinque come qualche forza politica vorrebbe.