Si è tenuta sabato pomeriggio la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del premio nazionale "Vincenzo Padula".
Erano presenti Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione Padula, che organizza l'evento; Elio Coschignano, sindaco di Acri; e Walter Pedullà, presidente della giuria tecnica del Premio.
La manifestazione ha carattere biennale e quest'anno si terrà il 5 e 6 ottobre.
Il premio consta di cinque sezioni, per le quali si conoscono già i nomi dei vincitori: per la Narrativa, il libro "L'odore", di Rocco Familiari (Ed. Marsilio); per la Saggistica, "La vita e le regole", di Stefano Rodotà (Ed. Feltrinelli); per "Un'idea per la politica", "La democrazia che non c'è" (Ed. Einaudi), di Paul Ginsborg; per il Giornalismo, Giovanni Floris; per quella Internazionale, il regista Mario Monicelli.
Per quest'ultima sezione, nelle prime due edizioni erano stati premiati Gabriele Salvatores e Gianni Amelio.
Per la sezione Narrativa, il nome del vincitore è venuto dal lavoro svolto, oltre che dalla giuria tecnica, anche da quella popolare.
Quest'ultima è composta da ottanta studenti provenienti da otto istituti: Liceo Classico "Julia" di Acri; Liceo Scientifico "Julia" di Acri; Istituto Tecnico per Geometri di Acri; Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo di Acri; Istituto Professionale "Crea" di Acri; Liceo Classico "Bernardino Telesio" di Acri; Istituto Magistrale e Licei di Belvedere Marittimo; e Liceo Classico "Vittorio Emanuele" di Napoli.
La giuria popolare ha selezionato la terna dalla quale la giuria tecnica ha scelto il vincitore.
Il 5 ottobre il programma prevede, al mattino, la presentazione agli studenti del libro "E lasciatemi divertire", il riso e l'ironia nella letteratura contemporanea, di Walter Pedullà.
In questa occasione, oltre all'autore, sarà presente anche Nicola Merola, dell'Università della Calabria.
In serata si terrà un concerto.
Il 6 ottobre, al mattino, l'incontro di Mario Monicelli con gli studenti di Acri, che dal 20 settembre avranno seguito un corso sul cinema di questo grande regista.
Alle ore 17:00, il giornalista Giovannino Russo intervista tre dei vincitori, Giovanni Floris, Paul Ginsborg e Stefano Rodotà, sul tema "Un'idea per la politica: la democrazia e le regole".
Alle ore 18:00, la consegna dei premi
Tra questi, anche riconoscimenti alle tre migliori recensioni della giuria popolare al libro che ha vinto la sezione della Narrativa.
Per Giuseppe Cristofaro, "questo Premio conferma gli sforzi della fondazione Padula per far sì che Acri diventi luogo di incontro tra intellettuali, testimoni del nostro tempo. L'idea è quella di liberare Acri dai pericoli del municipalismo, attraverso un evento utile a riflettere, sia sotto il profilo culturale che sotto quello sociale".
Il sindaco Elio Coschignano ha ripreso questo concetto, affermando che "l'amministrazione comunale e la fondazione Padula stanno profondendo sforzi notevoli per garantire ad Acri un orizzonte culturale in grado di proiettarla in un contesto internazionale. E finora, anche grazie a un'azione sinergica, questi sforzi stanno producendo risultati straordinari".
Il carattere particolare del Premio è stato invece sottolineato da Walter Pedullà, per il quale "questo tipo di iniziative sono esemplari, affinché realtà come quella acrese, ricche di tradizioni, possano proporsi come modelli di vivacità culturale, anche in un contesto nazionale".
Il 1 agosto, la fondazione Padula e l'amministrazione comunale, nell'antico rione di Padia, laddove ha vissuto per lungo tempo, verrà presentato, nei pressi della sua casa natale, il libro su Vincenzo Talarico, "Un calabrese a Roma".