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Più legalità.

Alfonso Gattabria
Foto © Acri In Rete
E' ora di svegliarsi!!!
Acri non è così tranquilla, come qualcuno sostiene.
Già da diversi anni si susseguono episodi inquietanti, dal vandalismo all'intimidazione, dalle risse alle corse folli del sabato sera, ed altre situazioni al confine della legalità.
L'episodio di ieri l'altro è solo l'ultimo della lista.
Bisogna ripristinare la legalità a tutti i suoi livelli, cominciando dalle regole più elementari, mi riferisco a concetti come il rispetto per il bene pubblico, il rispetto del codice della strada, il rispetto della sicurezza sul lavoro.
Acri è radicalmente cambiata negli ultimi dieci anni, l'immigrazione dai paesi dell'est, ha portato diverse centinaia di lavoratori, cambiando drasticamente, in alcuni quartieri, la composizione degli abitanti. E' necessario tenere la situazione sotto controllo, non si deve commettere l'errore di far diventare la nostra cittadina sotto questo aspetto una piccola Roma o Milano, dove la situazione è ormai insostenibile.
Episodi come gli atti vandalici devono essere fortemente osteggiati, perché privi di alcuna giustificazione, la civiltà di un paese si misura anche su queste cose, educhiamo i nostri figli ad essere rispettosi degli altri e delle cose altrui.
La famiglia, anche se oggi minata nei suoi fondamenti, conserva sempre il suo ruolo di educatrice primaria nella formazione dei futuri uomini e, quindi, dei futuri cittadini; questo ruolo dovrebbe essere condiviso con la scuola, dove però ormai spesso accadono troppi episodi di bullismo e altri ancora più sconcertanti, ciò denota una carenza delle istituzioni che dovrebbero, invece, promuovere e sostenere la "cultura della legalità".
Nella nostra realtà cittadina questo potrebbe avvenire munendo ad esempio le nostre piazze di un sistema di video sorveglianza, come accade in diversi comuni, completando al più presto la caserma dei Carabinieri e richiedendo un forte aumento del numero di unità, perché con un territorio cosi vasto, le attuali unità, pur svolgendo un lavoro egregio , non riescono a coprirlo in modo adeguato.
La tranquillità non è sinonimo di civiltà e di legalità, la civiltà si crea con il lavoro, proprio quello che, come in tutto il sud, ad Acri manca, con la creazione di una società sana, basata su principi fondamentali, quali la famiglia, l'onestà, il lavoro, il rispetto delle istituzioni, in una parola la LEGALITA'.
Non sarà la società degli spinelli, dei DICO e dell'immigrazione facile ed irregolare a costituire una "buona società", dove i nostri figli possano avere un avvenire "tranquillo".

PUBBLICATO 10/5/2007

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