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Grazie ugualmente, Acri.

Marcello Gencarelli
Foto © Acri In Rete
La sconfitta di ieri con lo Scalea ha spento ogni sogno di promozione in serie D. Peccato! Peccato, perché l'Acri ne è uscito a testa alta, dopo una gara e mezza disputate in modo egregio. Eh si, una gara e mezza: quella di andata a Scalea ed il primo tempo di ieri. Nella ripresa infatti, la squadra è calata di tono, qualcuno ha pensato forse che sarebbe bastato solo difendere il risultato. Qualche errore invece, si è rivelato fatale.
Peccato però, leggere oggi sul "muro dei tifosi" del sito web dell'Acri, certe frasi. "L'ultima partita vista al Città di Acri"…."la società non merita l'eccellenza"…….
Stiamo calmi. Appena cinque anni fa (nel 2002) finita l'era Cribari eravamo spariti. Un titolo venduto al Terranova da Sibari in prima categoria, la nascita di una terza categoria. Due anni dopo siamo retrocessi con il Real Acri dalla prima categoria, arrivando direttamente ultimi, dietro squadre (pensate un po) come Mirto, San Lorenzo, Mandatoriccio….
Con l'arrivo di Franco Guerriero e la costituzione della nuova società, dopo il quinto posto di due anni fa in promozione con Totò Barone, il campionato stravinto della scorsa stagione con Giovanni Franco, siamo arrivati terzi, dietro due blasonate reggine come Taurianovese e Rosarno.
E' vero, ieri qualcuno sul campo ha sbagliato, ma non facciamo drammi ora.
Diamo fiducia invece a questa società fatta di gente esperta che ama il calcio e che tutti, in giro, ci invidiano.
Stiamo tranquilli, in serie D prima o poi ci andremo. Si legge negli occhi dei nostri dirigenti, di gente come Guerriero, Dodaro, Scaramuzzo, Siciliano, Straface, Mocciaro,…… Gente che ha voglia di vincere e portare l'Acri in D.
L'importante non è solo andare in D, quanto andarci con le idee chiare e le basi economiche solide, evitando di fare la fine poi di squadre che al primo anno di serie D, ripiombano dritti nell'eccellenza o rischiano di sparire completamente.
Quest'anno, obiettivamente, dinanzi a squadre come Rosarno e Taurianovese (a buoni intenditori poche parole) sarebbe stato impossibile arrivare primi. L'Acri è arrivato terzo. Per una stagione, in cui in giro è rimasto veramente di poco (basti pensare a Rossanese, Paolana, Castrovillari, Cosenza) la Calabria calcistica ha guardato all'Acri come squadra che ha espresso il gioco migliore.
(non a caso lo hanno scritto tutti i principali corrispondenti dei vari campi su cui l'Acri ha giocato).
Ora quindi, niente drammi, facciamo in modo che questa stagione rimanga come segno positivo del nostro calcio.
Grazie ugualmente. Ragazzi, mister, società.
Siamo comunque superiori!













PUBBLICATO 10/5/2007

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