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Gli scossoni della maggioranza.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Quanti sono, dove sono collocati ma soprattutto chi sono effettivamente i consiglieri di maggioranza su cui l’esecutivo Coschignano può fidarsi ciecamente?
Le risposte sono molteplici ed è per questo, anche, che il presidente del consiglio, Giacomo Cozzolino, non riesce a convocare l’ assise che, come ricorda in modo impietoso la home page di un portale locale, non si riunisce da centodue giorni e venti ore. Le indiscrezioni pubblicate ieri potrebbero trovare conferma già nelle prossime ore.
L’assetto del consiglio comunale è destinato a mutare nuovamente.
Quello eletto nelle consultazioni elettorali dell’ aprile del 2005 sarà presto un vecchio ricordo.
I cambiamenti iniziarono nello scorso mese di giugno quando Angelo Gencarelli, eletto nelle fila di Fi, decise di aderire a Idv. Una posizione mai riconosciuta dalle altre forze di maggioranza, anche con regolare documento politico, sicché l’ esponente dipietrista è costretto a collocarsi all’ opposizione nonostante Idv abbia contribuito alla vittoria dell’ Unione.
Ma a quanto pare Fi non sparisce. E’ prossima una sua ricostituzione grazie a tre consiglieri provenienti dall’ Udc.
Anche i Verdi, che non parteciparono alla competizione elettorale, potrebbero trovare spazio tra i banchi dell’ assise comunale grazie all’ adesione di alcuni esponenti facenti parte, al momento, di una lista civica.
La notizia dell’ ultima ora è che Italia dei Valori potrebbe rafforzarsi.
Dopo Gencarelli un altro consigliere sarebbe pronto ad aderire al partito di Di Pietro che, così, può costituire gruppo consiliare. I nomi che circolano sono diversi ma quello sicuro lo si saprà solo nella giornata di sabato quando i vertici di Idv lo comunicheranno alla stampa.
E’ certo, comunque, che si tratta di un esponente di spicco di un partito di maggioranza e cè grande curiosità di conoscere la sua futura collocazione.
E’ possibile ipotizzare che se lo strappo con Idv non verrà ricucito il nuovo dipietrista sarà anche lui all’ opposizione. Di conseguenza le forze di governo perderebbero un altro pezzo.

PUBBLICATO 12/4/2007

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