COMUNICATO STAMPA Letto 5618

Rien ne va plus, les jeux sont faits!


Foto © Acri In Rete



Con la presentazione delle liste, la campagna elettorale è ufficialmente iniziata, ma noi sappiamo bene che va avanti già da mesi!
Nonostante Acri possa sembrare un’isola felice, i problemi che assillano la nostra realtà sono molteplici e pressanti. Il depotenziamento dell’ospedale, l’elevata incidenza tumorale, la viabilità, le discariche abusive, la situazione di disagio di molte famiglie senza reddito, la carenza d’acqua, i giovani che emigrano per la mancanza di opportunità lavorative o per non accontentarsi di un lavoro sottopagato, il malaffare, le tasse elevate e con tariffe anche sbagliate, il randagismo, il decoro urbano, ecc.
Questi a nostro parere sono i problemi più impellenti. Sembra, però, che alcuni candidati invece di parlare di questi problemi, incredibile ma vero, ancora promettono posti di lavoro in cambio di un pacchetto di voti. Cosa ancora più drammatica, è che c’è ancora chi crede a queste fandonie! La mala politica, purtroppo, si nutre del disagio, dell’ignoranza e dei bisogni delle persone.
C’è chi si spaccia per nuovo, ma di nuovo ha solo un vestito! Ci sono i soliti opportunisti che pensano solo al tornaconto personale. Con buona pace della vecchia scuola partitica, facciamo osservare che il vecchio modo di fare politica è finito!
Ci si deve rendere conto che il voto dato in cambio di qualcosa, alimenta solo il clientelismo ed è la negazione assoluta della Democrazia. Non ci si lamenti poi se le tasse sono elevate, i servizi non ci sono, si è costretti a partire per andare a curarsi in altre regioni e il nostro tessuto sociale ed economico si sfalda. Diritto non è chiedere un favore!
Parlate francamente con chi verrà a chiedervi il voto, domandategli cosa farà se verrà eletto. Mettetelo in difficoltà con domande scomode. Pretendete di sapere sempre tutto del suo operato, ma non vi sognate mai di chiedere di avere qualcosa in cambio perché allora potreste diventare “ricattabili”.
Attendiamo con curiosità i programmi elettorali dei candidati a sindaco, ma soprattutto li attendiamo alla prova dei fatti. Nell’attesa, ci permettiamo umilmente di suggerire alcuni punti, che riteniamo importanti per il rilancio della nostra amata Acri: adottare un’informazione puntuale sull’attività amministrativa; attuare la vera Trasparenza nella pubblicazione di tutti gli atti amministrativi, come peraltro richiede la normativa vigente; un bilancio partecipato; la valorizzazione delle nostre eccellenze enogastronomiche, culturali e paesaggistiche; sostenere il turismo locale, consorziandosi con centri limitrofi; recupero del centro storico; organizzazione di incontri pubblici periodici con la cittadinanza per un confronto sulle problematiche più urgenti e per la verifica dei risultati raggiunti; formazione, professionalità e valutazione oggettiva dell’operato del personale comunale.
Come piccolo segno di vicinanza a chi è meno fortunato, proponiamo anche, ai futuri amministratori, di tagliarsi lo stipendio e di devolverlo in beneficienza a sostegno delle fasce più deboli della popolazione.
Le proposte che potrebbero essere fatte, sono tante altre. Quello che manca non sono le idee, ma il coraggio e la voglia di realizzarle da parte di chi amministra. 
Chiunque andrà a sedere in Consiglio avrà l’obbligo di lavorare per Acri e per tutti gli acresi, e non per una parte di loro. Siamo del parere che solo i migliori, con esemplare onestà morale e culturale, nonché preparati, debbano ricoprire cariche pubbliche.
Noi vigileremo, invitando i nostri concittadini a fare altrettanto, sull’operato della nuova amministrazione, e se dovessimo ravvisare delle anomalie non esiteremo a renderle pubbliche come abbiamo sempre fatto: non faremo sconti a nessuno! Al contrario, saremo ben lieti di onorare l’auspicato buon lavoro della prossima amministrazione e magari di collaborare con la stessa per ottenere sempre migliori risultati.
Altro giro, altra corsa, che Dio ce la mandi buona!

PUBBLICATO 16/05/2017  |  © Riproduzione Riservata

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