RECENSIONE Letto 4549

Michele Coschignano: Sogni e Segni


Foto © Acri In Rete



Con la chiusura della mostra personale, organizzata dal Collegio provinciale IPASVI di Cosenza (dal 28-10 al 31- 12-2016), si conclude positivamente un anno intenso di attività artistica per l’acrese Michele Coschignano.
Nell’arco dello scorso anno sono state numerose anche le partecipazioni a mostre collettive, tra le quali:

Collettiva permanente alla Galleria d’arte “ La Bilancia” Castrovillari;
Personale Museo di Liuteria del maestro E. Natalizio, Castrolibero;
Collettiva d’Arte “Pasqua 2016” comune di Frascineto;
Arte Expo Summer, rassegna artistica internazionale , Domus Romana – ROMA;
Collettiva d’arte CIVITART, comune di CIVITA;
Esposizione permanente Scuola di Liuteria del Maestro Natalizio – RENDE;
MIGRANTI, collettiva d’arte Castello Aragonese , Castrovillari;
Personale Collegio Provinciale IPASVI, Cosenza.


La produzione artistica dell’ultimo anno è stata caratterizzata dalla realizzazione di numerose opere di gran qualità espressiva e rappresentativa; in alcune opere significative ha rappresentato una parte della sua vita.
L’espressione artistica di Michele Coschignano è stata molto apprezzata dai sui numerosi estimatori, tra cui la dott.ssa Mariateresa Bucciari che, in occasione della mostra al Museo-Liuteria di Castrolibero, si è così espressa:  
 “L’artista Michele Coschignano, dopo il diploma all’istituto d’arte nel 1973 ha partecipato a numerose iniziative artistiche, arricchendo il suo bagaglio di informazioni e di emozioni che lo hanno ispirato per una  pittura “poetica”. Alle rime e ai versi sostituisce immagini, colore e forma, potenziando il suo linguaggio artistico in un percorso fatto di sensazioni e percezioni che avvicinano la sua arte ai ”sogni”.
Le scene rappresentate sono molteplici; la sua tavolozza cromatica attribuisce brillantezza e armonia ai suoi dipinti regalando al fruitore la magia e la delicatezza di una lirica . Come tanti flash back Coschignano fissa sulle tele azioni, oggetti di uso quotidiano, elementi architettonici e della natura, donandogli la peculiarità di un costante viaggio onirico e luminoso.
Le sue pennellate lunghe e delicate creano un leggero movimento che da vigore a tutta l’opera e contemporaneamente offre soavità all’immagine. Simultaneamente libera l’anima, permettendo a chi osserva di trovare la delicatezza e la fragilità di un sogno
”.















PUBBLICATO 15/01/2017  |  © Riproduzione Riservata

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