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Un’invasione artistica ad Acri


Foto © Acri In Rete



Il 27 luglio il Comune di Acri presenterà alla città le opere del movimento artistico Cracking Art, in un’azione che è parte del progetto di sensibilizzazione all’ambiente attraverso l’arte contemporanea. Cracking Art, cioè? Il movimento italiano della Cracking Art nacque nel 1993 con l’intento di creare un innovativo linguaggio estetico capace di intervenire nelle problematiche ambientali, sensibilizzando lo sguardo del pubblico. Il nome inglese dà nota del processo chimico che conduce alla produzione della plastica: infatti, tutte le opere sono realizzate in plastica rigenerata, ciò significa che una volta terminato il loro periodo di vita, queste vengono rifuse per generare nuova arte. Con la consapevolezza di abitare in un mondo sempre più antropizzato e artificiale, gli artisti utilizzano la plastica rigenerata per creare sculture animali di varia scala che invadano lo spazio abitato, allo scopo di attivare una riflessione collettiva sulla relazione uomo-ambiente. Acri = Arte e Ambiente. Nello specifico, in città l’azione artistica coinvolge sia le pareti esterne del Municipio, su cui voleranno 30 rondini di coloratissima plastica rigenerata, sia l’atrio di Palazzo Sanseverino Falcone, in cui due lupi vigileranno l’ingresso alla Sala delle Colonne. Le opere verranno installate permanentemente rendendo Acri ancora di più un museo a cielo aperto, e permettendo al cittadino-visitatore di interrogarsi quotidianamente intorno al proprio ruolo e alle proprie responsabilità verso il territorio. Tramite quest’invasione artistica la città diventa spazio d’arte diffuso, in stretto dialogo con la Sila, dove cresce il Terzo Paradiso di Pistoletto. L’opera di land art venne realizzata nel 2019, grazie all’impegno dell’associazione culturale Siluna, che in occasione della seconda edizione del festival ‘Siluna Fest’, diede forma al disegno dell’artista con 58 pini larici, simbolo della Sila, per esprimere la necessità di reinstaurare un equilibrio sinergico tra uomo e natura. Un progetto più ampio. Le opere di plastica rigenerata sono parte di un programma più grande promosso dall’Amministrazione comunale, che intende mettere al centro del discorso pubblico il valore del paesaggio calabrese e l’urgenza di impegnarsi per la sua salvaguardia. Il Comune è attento al conseguimento di un reale grado di sostenibilità ambientale e di eco-efficienza attraverso azioni concrete. Ad esempio, nel 2019 fu Acri a dichiarare per prima in Italia l’emergenza climatica, e ad attivare provvedimenti volti all’educazione e alla lotta al surriscaldamento terrestre. Bella è la patria mia coi suoi vigneti, col suo vecchio castello e i suoi torrenti. Limpide son le sue fontane, e i venti sospirano d'amor per gli uliveti. Di monti coronata e di querceti sfidò l'ira dei nembi e dei potenti, culla di forti, impavidi ed ardenti, di Martiri di Santi e di Poeti. Memori delle parole del poeta acrese Vincenzo Julia, dobbiamo impegnarci per ristabilire un rapporto equilibrato e rispettoso tra la città, i cittadini, e il paesaggio, poiché questi elementi sono parte di un nucleo inscindibile, e la salvaguardia dell’uno determina quella dell’altro.

PUBBLICATO 14/07/2022  |  © Riproduzione Riservata

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