OPINIONE Letto 3182

Il paradosso. L'azienda ospedaliera ha i soldi ma non li spende


Foto © Acri In Rete



La gara di solidarietà scatenata da questa maledetta pandemia, che vede associazioni, privati cittadini, organizzazioni di vario tipo, ecc. in prima linea nelle azioni di sensibilizzazione per il reperimento di fondi da destinare alle strutture ospedaliere, ormai al collasso, mi induce a questa pubblica denuncia, consapevole che i mali della sanità calabrese si annidino innanzitutto nella sua sciagurata e superficiale gestione, oggi come ieri.
Lo faccio perché voglio che si sappia che in questo particolare momento storico, dove anche un piccolo contributo economico può rappresentare un gesto di speranza e di sollievo per i tanti operatori sanitari e per chi è ricoverato in ospedale, l'Azienda Ospedaliera di Cosenza ha disponibilità di somme, di cui ne è perfettamente a conoscenza, che non si è mai preoccupata, da oltre 5 anni, ad incamerare. Si tratta di una vicenda professionale che ho seguito in prima persona come legale di un cittadino che, nel 2014, andava debitore nei confronti dell'Azienda Ospedaliera di poco più di 23mila euro, 23.327,94 euro con esattezza, a titolo di canoni di affitto che venivano rifiutati dall'Ente, tanto da rendersi necessaria una procedura giudiziaria per affermare, con sentenza, che quella somma doveva essere incassata dalla creditrice.
Ebbene, come risulta dal documento che allego, dal 3 dicembre 2014 questa importante somma è depositata presso l'Ag. 1 di Banca Carime di Cosenza - Via 24 Maggio, oggi peraltro chiusa, e mai, fino ad oggi, l'Azienda Ospedaliera si è preoccupata di chiedere il titolo di pagamento che custodisco nel mio studio.
La vicenda rasenta il paradosso ed il grottesco se si aggiunge che, nel contesto di altra vicenda giudiziaria, il 19 novembre scorso ho rappresentato verbalmente tale circostanza al Commissario straordinario dell'ente ospedaliero il quale, al pari dei suoi predecessori, non risulta essersi attivato per portare la somma nel patrimonio dell'Azienda che, così, rimane inutilmente depositata presso la banca.
Non so quanti ventilatori o quante mascherine possano comparsi con 23.300 euro circa, ma so di certo che oggi questa somma potrebbe essere utilizzata per salvare qualche vita. Invece rimane ferma nelle casse di una banca.



PUBBLICATO 26/03/2020  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 4285  
Ci mancava Masaniello
La storia della nostra comunita’ Acrese è stata  sempre caratterizzata da personaggi di primo ordine. Abbiamo avuto grandissimi Intellettuali, gr ...
Leggi tutto

LETTERE ALLA REDAZIONE  |  LETTO 2304  
Grazie
C’era un ragazzo, nel secolo scorso, che tornava ad Acri con un sogno: portare lo sport alla conoscenza dei ragazzi di tutte le età e delle istit ...
Leggi tutto

LIBRI  |  LETTO 746  
Vaccarizzo Albanese: ''L’acqua muta/Ujë pa folur'', una tradizione tra il sacro e il profano
È dedicato a tutti gli arbëreshë, con l’orgoglio delle loro radici il nuovo libro di Francesco Perri: “Acqua muta / Ujë pa folur, significato, si ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 1777  
Consiglio comunale. Gli assessori diventano consiglieri... ma non potranno votare
Con dieci votare a favore, quelli della maggioranza, e cinque contrari, il Consiglio Comunale ha approvato la modifica del regolamento del civico ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2452  
Ospedale. Duro attacco di Capalbo a Occhiuto e al centro destra
Non era inserito tra i punti all’ordine del giorno ma, grazie ad una proposta del consigliere di maggioranza Mario Fusaro, la questione ospedale ...
Leggi tutto

ADV