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Pensiero critico e trasformazioni globali

Foto © Acri In Rete
Maria Paola Capalbo
Stiamo vivendo il periodo storico più complesso degli ultimi decenni. Leggere i cambiamenti in atto risulta difficilissimo anche agli addetti ai lavori. E' tornata dopo ottanta anni ( 25 aprile 1945 - 25 aprile 2025) la paura della guerra.
E' ritornata la paura di risentire tuonare i cannoni. La paura ritorna ad essere lo stato d' animo dominante per tutte le generazioni. Quelle che manifestano maggiore sofferenza sono le giovani generazioni abituate ad un totale assopimento del pensiero e della conoscenza geostorica in particolare. C'è bisogno di Pensiero.
Il Pensiero vero e' sempre Pensiero critico. C'e' bisogno di Filosofia. La Filosofia e' sempre stata la disciplina più importante, centrale, fondativa di tutta l' umana conoscenza. Nei licei, non a caso, l' insegnamento della Storia viene affidato al professore di Filosofia perché la Storia viene intesa non come Narrazione ma come interpretazione degli eventi.
Mai, come in questo momento, abbiamo tutti bisogno della conoscenza filosofica che e' sempre critica cioè capace di scovare dietro l' apparenza del fenomeno per trovare l’ essenza nascosta che non si manifesta. Solo la Filosofia può fornirci gli strumenti per leggere la complicatissima contemporaneita' e le sue imprevedibili trasformazioni.
La Filosofia e' diventata, oggi più che mai, l' unica possibilità per l' uomo leggente di decodificare un presente indecifrabile. Spesso, la dominante falsa cultura-spettacolo, ha presentato la conoscenza filosofica come vendibile al miglior offerente in festival e varie manifestazioni dal sapore commerciale. Il sapere filosofico, di contro, e' una delle massime espressioni dello spirito umano nel suo grado massimo "divino" raggiungibile solo mediante il massimo sforzo dell' umano.
I grandi e potenti pensieri del passato fanno ancora da faro nella buia tempesta del presente. La lungimiranza di esseri straordinari e' ancora lo strumento atto a decodificare un presente sempre più "liquido" e sfuggente alle banali categorie dell'analisi quotidiana.
E' necessario ritornare allo studio di questi pensieri con somma serieta', tempo, lentezza e riflessione. E' necessario insegnare ai giovani la difficolta' dell'apprendere il grande sforzo che richiede l' andare oltre l' apparire e soprattutto avvicinarli ai testi, alle grandi opere, al lessico filosofico e alla voce diretta dei maestri del pensare.

PUBBLICATO 08/04/2025





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