La politica del ''fare''


Marcello Perri
Ogni volta che torno al "paesello" è sempre una grande gioia. Chi è lontano dai propri affetti, dal luogo dove ha vissuto gli anni della spensieratezza, penso viva le mie stesse emozioni.
Ritrovi amici, persone che non vedi da tempo, il caffè in piazza ricordando momenti vissuti. Insomma, tornare ad Acri per me è felicità. Ma questo sentimento, purtroppo, dura poco. Perché ogni volta c’è un cartello in più con la scritta “vendesi”, una saracinesca abbassata o qualcosa che ti fa svanire quel senso di felicità. Come è successo a me oggi. Passando per via Padula notavo, quasi incredulo, che le “botteghe” inaugurate qualche mese fa, se non ricordo male poco prima di Natale, sono completamente vuote. Ed in quel momento nella mia mente ho rivisto le foto del taglio del nastro da parte del sindaco con a fianco i suoi fedeli discepoli. Ecco, ho pensato: questo posto rappresenta Acri. Il vuoto. Nulla. Delle vetrine che chiudono uno spazio. A me la politica del fare piace, ma non mi piace la politica del “tanto per fare”. Non vivendo Acri, ho chiesto un po’ agli amici il perché di questa situazione e, da quello che mi hanno raccontato, le botteghe sono durate “da Natale a Santo Stefano”. Pare che ci siano infiltrazioni di acqua. Una domanda mi è sorta spontanea: ma chi ha eseguito i lavori, era del mestiere?!? Risolveranno il problema a loro spese o tutto passerà in sordina? Le foto in pompa magna sui social sono all’ordine del giorno, il narcisismo è assai ed a lungo andare tutto questo non pagherà. Spero. Acri vive un momento di disinteresse totale e di bassezza politica mai visti prima e tutto questo fa comodo, perché meno si parla meglio stanno. Il pensiero del cittadino conta poco, lascia il tempo che trova e, soprattutto, da fastidio. A Palazzo Gencarelli vige il “signor si, si signore!” Il mio auguro è di trovare quelle botteghe aperte e piene di qualità acresi al prossimo rientro ad Acri. Mi auguro di vedere quella strada così storica piena di gente. Mi auguro che quel posto diventi un luogo di richiamo per turisti e non. Mi auguro che quel posto non rimanga solo una incompiuta che si aggiunge alle altre. |
PUBBLICATO 30/03/2025

Commenta la news
Altre Opinioni
OPINIONE | LETTO 171
Perché non e' più possibile fare l' insegnante
Fare l' Insegnante non e' un mestiere come gli altri. La maggior parte dei mestieri si.... → Leggi tutto
Fare l' Insegnante non e' un mestiere come gli altri. La maggior parte dei mestieri si.... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 648
Non sono complice
Ogni giorno la televisione, attraverso immagini sempre più drammatiche, ci mostra che cosa sta succedendo nelle zone di conflitto. La situazione diventa sempre più spaventosa. Un continuo susseguirs ... → Leggi tutto
Ogni giorno la televisione, attraverso immagini sempre più drammatiche, ci mostra che cosa sta succedendo nelle zone di conflitto. La situazione diventa sempre più spaventosa. Un continuo susseguirs ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 654
Lavorare stanca
Viviamo tempi in cui la parola fatica sembra sparita dal vocabolario quotidiano. Le giovani generazioni la ignorano. E' stata loro trasmessa l' idea secondo la quale e' possibile ottenere risultati, ... → Leggi tutto
Viviamo tempi in cui la parola fatica sembra sparita dal vocabolario quotidiano. Le giovani generazioni la ignorano. E' stata loro trasmessa l' idea secondo la quale e' possibile ottenere risultati, ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 467
Stillicidi
C’è un dato di fatto al quale non possiamo più sottrarci, più o meno responsabilmente: non sappiamo più raccontarci. Non sappiamo più farlo perché abbiamo smarrito le parole, non le abbiamo coltivat ... → Leggi tutto
C’è un dato di fatto al quale non possiamo più sottrarci, più o meno responsabilmente: non sappiamo più raccontarci. Non sappiamo più farlo perché abbiamo smarrito le parole, non le abbiamo coltivat ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 612
Pensiero critico e trasformazioni globali
Stiamo vivendo il periodo storico più complesso degli ultimi decenni. Leggere i cambiamenti in atto risulta difficilissimo anche agli addetti ai lavori. E' tornata dopo ottanta anni → Leggi tutto
Stiamo vivendo il periodo storico più complesso degli ultimi decenni. Leggere i cambiamenti in atto risulta difficilissimo anche agli addetti ai lavori. E' tornata dopo ottanta anni → Leggi tutto