COMUNICATO STAMPA Letto 4150  |    Stampa articolo

Parole e Chiacchierelle

Foto © Acri In Rete
Libera Associazione Cittadini Acresi
Dopo l’ultimo incontro scorso tra il presidente Oliverio e la ministra Lorenzin, è assodato che il commissariamento della Sanità calabrese non finirà.
Si continuerà ancora con il Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, imposto dal governo centrale, che ha determinato tagli e chiusure, limitazioni e paradossi.
Lo stesso Governo che non ha ancora dato alla Calabria i 2 miliardi di euro del fondo sanitario nazionale.
Medici, infermieri e altri operatori sanitari sono costretti a lavorare in condizioni difficili, con il rischio di moltiplicarsi di casi di malasanità.
Noi calabresi abbiamo servizi inefficienti, per i quali non vengono rispettati gli standard minimi di assistenza
, ma questo diventa secondario nella logica dei tagli lineari e nel contenimento delle spesa.
La tutela della salute (art. 32 Costituzione) parte dalla prevenzione, passa per la medicina del territorio, che va resa efficiente e funzionante, fino ad arrivare alla Medicina per Acuti.
Non serve fare proclami, incontri, comparse o minacciare incatenamenti
.
Di tutto si parla tranne che di rivedere l’attuale assetto sanitario regionale per renderlo rispondente ai criteri di economicità e funzionalità.
È indispensabile un nuovo modello di Sanità regionale, per gli ospedali di area disagiata con una nuova tipologia di Ospedale SPOKE DI MONTAGNA, multidisciplinare ed autonomo.
Intanto, ad Acri, sono state sospese le prenotazioni esterne di Radiologia, la Chirurgia in Week Surgery non è stata realizzata e quella dello Spoke Corigliano-Rosssano rischia la chiusura a breve, la RM di “prossima” apertura non avrà il personale necessario per funzionare.
La strada per raggiungere Cosenza, via Cocozzello, con un limite velocità di 30 Km/h, allunga inevitabilmente i tempi di arrivo all’HUB di riferimento.
Ad oggi è mancata una discussione aperta tra amministratori e cittadini (chiesto un incontro più volte al Sindaco), cosi si è stata scoraggiata un’azione unitaria per difendere e migliorare la sanità di Acri, cosa che invece è avvenuta in altre realtà.
Noi della LACA diciamo: la montagna, area disagiata, si sta spopolando, e chi oggi vuole ignorare questo fenomeno sarà il responsabile delle conseguenze sul tessuto sociale della nostra Città.
E’ necessaria una mobilitazione popolare per rilanciare l’Ospedale di Acri e la Medicina del Territorio.
Le promesse e le attese non hanno dato risultati. Il popolo di Acri rifletta molto bene su ciò che sta subendo.
Ora basta, prima che sia troppo tardi!

PUBBLICATO 13/12/2017





Altri Comunicati

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 227  
Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Amministrazione Comunaleorganizza l’ormai consueta iniziativa di sensibilizzazione presso la Panchina ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 478  
Obiettivo educazione ambientale e sostenibilità
Riprende anche per quest’anno scolastico 2024/2025 nel nostro comune....
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 521  
Nuovo coordinatore regionale di Orizzonti liberali in Calabria
L’Assemblea Regionale di “Orizzonti Liberali-Verso il Partito Liberal-Democratico”, si è conclusa il 16 novembre a Rende, segnando un importante passo per il movimento nella costruzione
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 165  
Festa dell’Albero
Per celebrare questa singolare giornata, che ci ricorda che senza gli alberi, la vita sulla Terra sarebbe impossibile, l’amministrazione comunale di Acri ha aderito al progetto di Legambiente Se ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 591  
Dispiace per i tanti tifosi. Ci rifaremo
Aver perso contro il Kratos ci lascia tanta amarezza. Tanta amarezza per aver perso il derby, tanta amarezza perché si trattava di uno scontro diretto, ancora più amarezza per aver perso davanti ad ...
Leggi tutto