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Capannori, il sogno proibito di Nicola Tenuta

Foto © Acri In Rete
Emilio Grimaldi
Non tutti sanno che la raccolta differenziata ad Acri è un’idea partorita nientepocodimenoche da Capannori, il Comune in provincia di Lucca famoso in tutto il mondo per il rispetto dell’ambiente, la cultura dei rifiuti come risorsa e la sensibilità sociale verso il dramma della spazzatura che attanaglia i peggio amministrati paesi italiani. Sì, da Capannori.
Correva l’anno 2013 e il commercialista Nicola Tenuta si dava un gran da fare per convincere gli indecisi per ergerlo a sindaco. Si dimenava a parlare di politiche dell’ambiente, di buone pratiche dell’Amministrazione. Scriveva di Separazione dei rifiuti alla fonte, di Raccolta porta a porta, di CompostaggioRiciclaggio. Tenuta vedeva lontano. Vedeva la sua città volare in alto. E voilà. Eccola, l’idea. Tal quale, quasi come i rifiuti indifferenziati. Identica a Capannori. Quando un professore si trova nella difficile situazione di correggere due compiti praticamente uguali non ha dubbi su chi ha copiato chi. Salvo improponibili quanto imbarazzanti miracoli dello Spirito Santo sa che è sempre il più somaro che copia il più bravo. Così è nella scuola, così è nella vita.
Nel corso degli Indirizzi generali di governo 2013 – 2018 il primo cittadino di Acri spazia dalle Linee economiche finanziarie alla Riorganizzazione della macchina comunale. Dai Servizi sociali alla cultura. Dalla Salvaguardia del centro storico alla Salvaguardia dell’ambiente. Prende a prestito, si fa per dire, molte idee di altri. Per esempio, si viene a sapere che, a dispetto della sua tradizione partitica e romantica che lo vede vicino alle posizioni cinghialeggianti della Sila Greca, ha trovato in Marco Doria, sindaco di Genova e vicino alle posizioni di Sel, una musa eccezionale. Quando ragiona sulla riorganizzazione della Macchina comunale pensa: “Il Comune deve essere un’organizzazione capace di ascoltare, conoscere, rispondere ai bisogni della città, capace di interpretare attivamente e consapevolmente il patto che si instaura fra essa e la rappresentanza politica di cui si dota.” Anche il primo cittadino del capoluogo ligure è dello stesso parere. Anche per lui: “Il Comune deve essere un’organizzazione capace di ascoltare, conoscere, rispondere ai bisogni della città, capace di interpretare attivamente e consapevolmente il patto che siinstaura fra essa e la rappresentanza politica di cui si dota.” A sgombrare ogni dubbio sulla primogenitura c’è la cronologia. Doria lo ha scritto nel 2012, Tenuta l’anno dopo. Fate voi. Il discorso del sindaco di Acri, come i più distratti amanuensi, frastaglia quello del sindaco di Genova e poi lo incrocia a modo suo. Lo fa suo, squisitamente suo. Verrebbe da dire: di suo pugno.
Quando infine discute di rifiuti Tenuta s’illumina d’immenso. E già vede la sua Acri come Capannori. La rubrica “Rifiuti zero” è un dettato di lungimiranza politica. Una profezia mal riuscita direttamente proporzionale alla sua capacità di copiare. “La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.” Difficile spiegare in poche parole l’importanza dell’organizzazione e del coinvolgimento della comunità. Tuttavia, anche Capannori l'ha pensato e soprattutto scritto prima di lui. Così come tutto il resto. Riuso, recupero, riciclaggio... Ma la questione della Tariffazione, oggi, con il senno di poi, appare di un’attualità imbarazzante. “Tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che faccianopagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli.
Quasi come i cittadini di Capannori che differenziano l’80 per cento dei rifiuti prodotti. Peccato che ad Acri, a distanza di cinque mesi dal solenne annuncio, la raccolta è rimasta sulla carta. Di pregiato legno silano. Chiaramente originale e almeno questo non riciclato.




PUBBLICATO 09/05/2015





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