"La cultura è il nutrimento dell' anima".  In realtà, al giorno d'oggi, quale significato viene dato al termine "cultura"? C'è chi s’ interroga, chi lo ignora, chi se ne appropria erroneamente, e chi crede ancora che esso abbia un valore, anche oggi.
Per noi studenti del Liceo Classico e Scientifico “V. Julia”  cultura significa “pensare con la propria testa"; non  accettare passivamente un' idea, ma riuscire a  rielaborarla; non significa solo apprendere un concetto fra i banchi di scuola, ma riuscire a farlo nostro. È un obiettivo, il punto di arrivo di un percorso, ciò che ogni giorno cerchiamo di acquisire e dimostrare.
Una delle tappe di questo nostro cammino è stata la partecipazione attiva, nell’ambito di quella che è  “La fabbrica delle idee giovani”, alla Giornata della Shoah dell’arte, svoltasi giorno 27 gennaio 2015 nella  meravigliosa cornice del  Palazzo Sanseverino – Falcone all' interno del museo MACA (Museo Arte Contemporanea Acri).
E’ doveroso riconoscere un encomio   al nostro Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosa Pellegrino la quale ha immediatamente colto quanto le è stato proposto dal Maestro Silvio Vigliaturo (partecipazione alla Giornata della Shoah dell’arte) dando così a noi  l’opportunità  di dimostrare,  fuori dal “chiuso” di un’aula  , che cultura  significa, anche,  avere la capacità, la volontà , la forza   di ricordare,   “gridando” in silenzio e in diversi modi      ( musica – danza – recitazione- disegno – spray painting )  ,  NO a quello che è stato, e che non deve essere più.
La fiducia riposta in noi dai docenti  di Storia dell’ Arte Prof.ssa Maria Rosaria  Padula e  Prof. Francesco A. Ranaldi nonché  dal professore di Sostegno Giuseppe  Garofalo, ha dimostrato, ancora una volta, come le forme di apprendimento, basate sul sostegno reciproco favoriscono lo sviluppo delle relazioni accrescendone nel contempo  l’autonomia sotto forma di tutoraggio tra pari.
Molti sono stati gli ostacoli che si sono frapposti tra noi e quanto abbiamo preparato ed è  solo ed esclusivamente  grazie alla tenacia dei suddetti professori, al garbo e alla professionalità  del dott. Massimo Garofalo (museo MACA), ai   genitori,  alla disponibilità della Hello Music del prof.  F. Spezzano, alla gentilezza del prof.  M. Reale e alla sensibilità della Ditta  Autolinee ZANFINI   che si  è  potuto  sopperire  agli innumerevoli silenzi assordanti.
Il prodotto finale non è stato solo – a detta di tutti -  una bella e riuscita manifestazione, è la consapevolezza che gli orrori della storia, dei fanatismi, delle dittature, possono essere sconfitti dalla grande partecipazione di pensieri e idee; gli stessi che fanno crescere i popoli, che li hanno portati a capire come la pace sia l' obiettivo a cui tutti dobbiamo  tendere.
E’ principalmente la “cultura istituzionalizzata”  che dá forza a questo grande obiettivo. È solo  con la “cultura” che si riescono ad individuare i processi in grado di aprire  il dialogo fra gli individui,   e   l'istruzione,  prettamente in età scolare,  ha un ruolo fondamentale nella formazione di questi ultimi.
Uomini che comunicano con il verbo e non con la “parola armata”; che, oltre a nutrire il proprio corpo, sono capaci di nutrire la propria anima con la cultura, le idee e la partecipazione attiva, per  sentire sempre di più la vicinanza delle Istituzioni  e contribuire a che  diventiamo  uomini di questo genere.  E’ il punto di arrivo del percorso di noi studenti del Liceo JULIA.Vogliamo ricordare, che giorno 19 febbraio 2015 nell’Aula Magna del Liceo si terrà un incontro-dibattito sulla “Shoah dell’arte” con il Prof. Paolo Coen DOCENTE dell’Università della Calabria e con la  Dott.ssa Angela Riggio – Responsabile dell’organizzazione della Shoah presso l’Ufficio Scolastico Regionale -.  
Nel pomeriggio alle ore 16,30 presso il Maca  si replicherà  quanto già fatto in data 27.01.2015.





Ricordiamo:
TRECCANI
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. –
a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza, rielaborandole peraltro con un personale e profondo ripensamento così da convertire le nozioni da semplice erudizione in elemento costitutivo della sua personalità morale, della sua spiritualità e del suo gusto estetico, e, in breve, nella consapevolezza di sé e del proprio mondo.