Passano i giorni ma in casa Acri rimane ancora congelata la questione relativa alla scelta del nuovo tecnico. A Undici giorni dall’esonero di Maurizio Perrelli, la squadra rimane affidata al tecnico in seconda Mario Pascuzzo. Si tratta di una soluzione interna da considerare definitiva o, di una scelta transitoria? Tra le due ipotesi, sembrerebbe più realistica la seconda. Ossia che la società è alla ricerca di un nuovo tecnico ma che dopo qualche nome circolato nella scorsa settimana (Aita, Pugliese, Infantini, Napoli) ad oggi tarda però ad arrivare.
Ma quali sono i motivi di questo ritardo? Come mai dopo i primi contatti la società non ha scelto ancora il nuovo allenatore?
E’ proprio questo ritardo a preoccupare gli sportivi e destabilizzare l’ambiente calcistico.
Del resto la risposta della città in queste ultime gare è chiara. Le presenze allo stadio diminuiscono di domenica in domenica e quella che, ad inizio stagione sembrava una squadra pronta per ambire ai play off, oggi si ritrova ad un solo punto dalla zona play out (Come se gli errori di qualche stagione recente non fossero serviti a nulla!).
Le due ultime sconfitte dovrebbero rappresentare un chiaro campanello d’allarme. L’Acri ha perso infatti contro due compagini che navigano nelle parti basse della classifica (Corigliano e Paolana) per giunta, più per demerito proprio che per merito altrui, mettendo in luce tutti i limiti di questa stagione. Stando cosi le cose, quando tutti vorrebbero che tutto cambiasse da un momento all’altro, senza una mossa precisa sembra davvero difficile che ciò possa accadere. Con tutti i meriti del giovane Mario Pascuzzo che ha avuto il coraggio di prendere in consegna il gruppo in un momento assai difficile e delicato.