Lavoratori di pubblica utilità e lavoratori socialmente utili. Perché questi lavoratori devono elemosinare la propria retribuzione? Perché devono elemosinare dal 1999 un posto di lavoro che ogni giorno ricoprono con professionalità e competenza? In queste due sigle (LPU/LSU) troviamo over 50, giovani e quarantenni che hanno creduto ad una possibilità: quella di poter rimanere nella propria regione, nel proprio paese e quella di riuscire a spendere la propria competenza a servizio della comunità di appartenenza. La regione Calabria e con essa le amministrazioni comunali di turno (per la verità non tutte) sono manchevoli verso questi lavoratori, non sono riusciti a gestire in modo ottimale un capitale umano che sarebbe dovuto essere stabilizzato e valorizzato . Il valore aggiunto acquisito dopo anni di servizio avrebbe trovato giusta collocazione in una comunità che sarebbe cresciuta con esso. Ma ci rendiamo conto del male che si sta facendo al territorio? Ci rendiamo conto delle carriere che, a tutti i livelli, si sono bruciate? Della responsabilità che avete voi tutti implicati in malo modo in questa faccenda? In altre regioni i lavoratori LSU-LPU sono stati stabilizzati, ad esempio, in Emilia Romagna dando seguito a carriere dirigenziali e non. Ad Acri non siamo stati capaci di dar seguito ad una possibilità occupazionale e il fallimento è di tutti anche di quei cittadini che, ignari, giudicano gli LSU e LPU solo un carrozzone. In questi giorni lo sciopero che i suddetti lavoratori hanno messo in atto ha creato disordine e degrado per le strade e negli uffici e forse , finalmente, riusciremo a capire che le sigle LSU e LPU sono necessarie altrimenti la macchina comunale si ferma e con essa anche la possibilità di dare dignità alla popolazione.

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