Domenica 27 ottobre alla fine della Santa Messa delle ore 10.00, nella Basilica del Beato Angelo, il Lions Club di Acri, ha effettuato la donazione di un quadro iconografico rappresentante il Beato Angelo con lo sfondo della Basilica.
L’opera è stata eseguita da un giovane artista acrese, Walter Barone, il quale ha rappresentato un Beato Angelo giovane, diverso dalla solita rappresentazione del nostro beato, che si vede sempre anziano, quasi a rappresentare la saggezza della maturità.
L’immagine giovane del Beato Angelo rappresenta le prospettive del futuro a cui noi tutti dobbiamo affidarci, perché solo con lo sguardo di chi si affaccia verso la vita possiamo nutrire speranze per un miglioramento delle attuali condizioni economiche e sociali.
Il Presidente dei Lions Dott. Giorgio Capalbo, nel presentare l’opera si è espresso dicendo:
“Piccola cosa è questo dono, ma è un segnale di grande devozione, per il grande seminatore, che è stato ed è ancor di più oggi il nostro Beato Angelo”.
L’opera donata dal Lions Club è stata molto apprezzata dai Frati Cappuccini e fa parte delle opere eseguite questa estate al Concorso di Pittura estemporanea che si è tenuto qui ad Acri organizzato dai Lions.
Allo stesso tempo l’immagine donata è anche la copertina del tradizionale Calendario 2014 dei Lions, che è stato presentato ufficialmente nella stessa manifestazione di domenica e quest’anno racchiude alcune delle opere più belle del concorso pittorico, con vedute di Acri viste dagli occhi dei vari artisti intervenuti.
Il ricavato delle offerte del concorso Pittorico e della pubblicazione del Calendario rientrano nelle attività che il Lions Club Acrese dedica e devolve quest’anno agli ammalati oncologici in età pediatrica Con questo evento ed altri a cui i Lions di Acri hanno partecipato e continueranno a partecipare ed organizzare, si vuole dimostrare l’interesse che questa associazione internazionale, dedica al territorio acrese e l’impegno che offre per far conoscere al di fuori dei propri confini il nostro paese, valorizzando le tradizioni e gli usi popolari, ma anche individuando la vitalità della popolazione che se giustamente motivata, ha molto da dire e da dare.