Licata - Fc Acri: 5 - 1
Giuseppe Cellura
Fc Calcio Acri: Di Iuri 4,5, Viteritti 4, Filippo 5, Perrelli 5,5, Bilotta 5, Deffo 5 (23' st Cavatorti 5), Foderaro 5, Leta 5 (10' st Berlingheri 5), Sergi 6 (1' st Zicarelli 5), Galantucci 6, Domanico 6,5. A disp.: Mauro, Martinucci, De Rose, Filodoro. All.: Ferraro 5. Marcatori: 5’ pt Tiscione (L), 15’pt Rosella (L), 16’ pt Tiscione (L), 30' pt Galantucci (A); 25' st Scopelliti (L), 35' st Saluto (L). Arbitro: Pisicoli di Nichelino 7. Note: espulso Viteritti (A) per fallo di reazione al 36 st. Ammoniti: Grillo. Angoli 5-4 per l'Acri. Recupero: pt 2'; st 4'. Licata - Trasferta in terra siciliana da dimenticare per l'Acri che allo stadio “Dino Liotta” di Licata incassa un pesantissimo 5 - 1 da un superlativo Licata. Una partenza al fulmicotone da parte dei locali, trascinati da un Tiscione in versione super, mette così a tacere le velleità degli ospiti, che alla fine incassano un dura sconfitta. Il tecnico Cicco Ferraro sceglie il 4-2- 3-1 come modulo di partenza con Sergi a fungere da pilone centrale in attacco. Di Iuri in porta, linea a quattro di difesa composta da Deffo e Bilotta coppia centrale con Filippo e Viteritti a presidio della fasce. Doppio “volante” davanti alla difesa con Perrelli e Leta a cercare ci fare il giusto filtro per la difesa e poi tre mezze punte (Foderaro, Galantucci e Domanico) a supporto dell'unica punta, il gigantesco Sergi. L'avvio è tutto di marca gialloblù. Già al secondo minuto Rosella ha sui piedi la palla del vantaggio ma, servito da Tiscione, calcia alto da buona posizione. L'Acri non riesce ad opporsi alla veemenza degli attacchi licatesi e al quinto capitola. Slalom ubriacante sulla destra di Riccobono, palla scaricata a centro area per l'accorrente Tiscione che da pochi passi mette dentro la rete dell'1-0. Ancora Licata al decimo, Tiscione crossa dalla destra, incerta uscita di Di Iuri che smanaccia malamente e libera in angolo la difesa calabrese. Il 2-0 è nell'aria e puntuale arriva al quindicesimo. Punizione dalla sinistra di Tiscione, goffa respinta di Di Iuri e da pochi passi Rosella accompagna in porta il gol del raddoppio. Acri in bambola e che nemmeno sessanta secondi dopo capitola ancora. E questo è un gol da antologia. Taglio dalla sinistra di Rosella per Tiscione che si coordina in un fazzoletto e lascia partire un destro incrociato che non lascia scampo all'estremo difensore ospite. La reazione calabrese è blanda. Prima ci prova Domanico a metà tempo ma il suo tiro è ben parato da Zummo, poi poco prima della mezz'ora sugli sviluppi di un corner si accende una mischia sventata ancora dall'ottimo portiere di casa. E' il miglior momento dell'Acri che infatti alla mezz'ora riduce lo svantaggio con Galantucci la cui punizione dal limite è deviata dalla barriera e spiazza Zummo. Dopo trenta minuti è già 3-1. Incassato il gol il Licata ricomincia a macinare gioco e al quarantesimo è Scopelliti che non riesce a sfruttare una verticalizzazione di Tiscione calciando a lato. In chiusura di tempo si vede Sergi che dal limite dell'area scarica altissima una buona occasione. Nell'intervallo Ferraro opera un cambio mandando in campo Zicarelli al posto di Sergi ma la manovra non subisce miglioramenti. La partita scorre via senza grandi sussulti e si deve attendere il ventesimo per vedere un tiro a rete. Domanico calcia da fuori con Zummo che controlla senza problemi. A metà ripresa è ancora Riccobono ad impensierire Di Iuri che smanaccia in angolo l'insidioso tiro-cross dell'esterno gialloblù. Poco dopo il Licata serve il poker. Grande percussione di Armenio che da sinistra pennella un cross a centro area per Scopelliti che tutto solo non ha difficoltà ad insaccare la rete del 4 - 1 che fa calare definitivamente il sipario sul match. I l Licata però non è ancora sazio e a dieci minuti dalla fine realizza anche la quinta rete con il nuovo entrato Saluto che riceve un cross di Tiscione e insacca in diagonale il pallone del definitivo 5 - 1. Ai calabresi saltano i nervi e a farne le spese è Viteritti che scalcia Tiscione sotto gli occhi dell'arbitro e si guadagna anzitempo gli spogliatoi. Trasferta decisamente da dimenticare per l'Acri che esce con un passivo pesantissimo dal “Dino Liotta”. Non è stata replicata la brillante prova di domenica scorsa quando i ragazzi di Cicco Ferraro riuscirono ad avere la meglio del Messina. INTERVISTE. Musi lungi e delusione palpabile in casa Acri dopo la pesante sconfitta del “Dino Liotta”. Il primo a presentarsi in sala stampa è Giuseppe Bavaro, ex portiere del Licata calcio della fine degli anni ottanta che ha fatto pertanto il suo ritorno nella città del mare. Oggi Bavaro fa parte dello staff tecnico del team cosentino. «Mancavo da Licata da ventisei anni - dice Bavaro - ma mi ha fatto immensamente piacere ritornare malgrado l'amarezza per questa pesante sconfitta. Ringrazio il pubblico di Licata che mi ha applaudito e spero di poter tornare presto e magari di restarci per un po' più di tempo». Poi è stata la volta del tecnico Ferraro che ha analizzato i motivi di una così pesante sconfitta: «Abbiamo perso contro una signora squadra e bisogna riconoscere imeriti altrui. Ma è innegabile che la nostra non è stata una buona prestazione. Il nostro atteggiamento iniziale è stato molto timido e questo ha fatto la differenza per il resto dell'incontro. Ci aspettavamo un Licata forte, quella siciliana è una squadra che ha principi di gioco e individualità importanti. È dura digerire un 5 - 1 ma questi risultati èmeglio incassarli adesso che si può ancora rimediare. Siamo ben consapevoli di quale campionato l'Acri dovrà disputare e pertanto non ci abbattiamo per questa sconfitta. Sappiamo dove e come poter migliorare». Poi Ferraro passa ad analizzare la prova dei singoli: «Una squadra deve mantenere sempre la propria fisionomia di gioco. A fine primo tempo ho tolto Sergi perché la squadra giocava troppo con i lanci lunghi sul nostro centravanti. Così ho costretto la mia squadra a giocare con la palla a terra. Non deve mai mancare una chiara fisionomia di gioco. Abbiamo provato a cambiare ma i risultati sono stati negativi». Quindi un discorso più generale: «Ad Acri si sta facendo un importante lavoro con i giovani, un lavoro che dia i suoi frutti sul lungo periodo. Io per primo ho allenato per tanti anni il Settore giovanile della Reggina e so quanto sia importante avere un valido serbatoio da cui poter attingere all'occorrenza ». Queste invece le conclusioni dell’allenatore della formazione silana: «Sto cercando di capire le caratteristiche dei giocatori che ho a mia disposizione per poterle così sfruttare al meglio. Questa è una battuta d'arresto molto pesante da cui comunque ci rialzeremo già da domenica prossima». Infine è stata la volta del portiere Di Iuri che non è esente da colpe su almeno duedei cinque gol subiti ieri pomeriggio dall'Acri: «E' stato un pomeriggio difficile per l'Acri, ma da questa sconfitta dobbiamo ripartire già ad iniziare dalla gara di domenica prossima. Dopo l'inizio shock ci siamo ripresi ma ormai era dura rientrare in partita». Il giovane portiere ospite ha poi la sua spiegazione sulla rete del due a zero del Licata: «Sul gol del raddoppio della formazione di casa la palla ha assuntounastranissima traiettoria e non sono riuscito a deviarla al meglio. In settimana mi avevano detto che Tiscione calciava delle punizioni velenose e così è stato. I palloni di oggi cambiano traiettoria improvvisamente e sul loro raddoppio è successo questo. Ripeto che quello di oggi deve rimanere un incidente di percorso e da questa sconfitta dobbiamo subito rialzarci e ripartire al meglio ».
Fonte: "Quotidiano della Calabria" del 19-09-2011. |
PUBBLICATO 19/09/2011
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