Per dirla con le parole del segretario regionale Maurizio Feraudo, “con questa iniziativa vogliamo dimostrare, ancora una volta, che Italia dei Valori non si occupa soltanto di giustizia e legalità, ma è un partito che discute anche di altri vitali temi”.
Il “tema vitale”, nel caso specifico, è quello dell'ambiente, di cui si è parlato nella manifestazione promossa da Idv, intitolata “Politiche energetiche ed emergenze ambientali” e tenutasi venerdì pomeriggio nel palazzo Sanseverino- Falcone. Vi hanno preso parte, oltre a Feraudo, con interventi moderati dal segretario cittadino Angelo Cofone, Sergio Piffari, deputato e membro della Commissione Ambiente della Camera; Paolo Brutti, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente Italia dei Valori; Gino Trematerra, sindaco di Acri; Roberto Grandinetti, giornalista e autore, insieme a Massimo Clausi, del libro “Le navi dei veleni”; Maria Cristina Minisci, capogruppo nel consiglio comunale di Acri di Idv; Sandro Principe, capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale; e Daniele Menniti,docente Unical ed esperto in impianti energetici.
Per quanto riguarda le questioni locali, il sindaco Trematerra ha definito “una provocazione” la proposta della realizzazione sul territorio acrese di un termovalorizzatore, anche se non si è detto affatto contrario, “ma pronto a una discussione di merito, senza pregiudizi”. Per Piffari “abbiamo bisogno di un piano energetico nazionale e regionale che includa le energie pulite come l’eolica e la solare ed escluda categoricamente il nucleare”. Paolo Brutti ha, tra l'altro, spiegato tutti i “contro”della scelta del termovalorizzatore, “perché non è assolutamente conveniente, anzi tra tutti gli impianti è il più inefficiente”. Sul termovalorizzatore è intervenuta anche la Minisci, dicendo “un no per vocazione culturale e un no come operatrice sanitaria, poiché conosco gli effetti devastanti sulla salute”.
Sandro Principe lamenta “il fatto che non vi sia un politica atta a risolvere il ciclo dei rifiuti, non solo con l’impiantistica del trattamento finale, ma anche su quello intermedio e non si investe più sulla raccolta differenziata”.
Roberto Grandinetti si è soffermarto sulla vicenda delle navi dei veleni, ricordando come “la Calabria sia stata vista come la pattumiera d’Italia e lo sia, drammaticamente, ancora oggi”. Il professor Menniti ha invece puntato il dito “sul funzionamento degli impianti e sullo sfruttamento delle risorse naturali”. Per l'accademico, “depuratori sono buoni, ma se non funzionano inquinano”.
Erano presenti, tra gli altri, anche il segretario provinciale Idv Emilio De Bartolo e i consiglieri regionali Brunello Censore e Giuseppe Giordano.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 28-11-2010.