Gli atti potrebbero essere trasmessi al prefetto di Cosenza già nella giornata di lunedì. Sono quelli che riguardano la richiesta di convocazione del consiglio della comunità montana Sila Greca-Destra Crati. E’ stata inoltrata qualche settimana fa da un gruppo di consiglieri, ovvero da un terzo dell’intera assise, così come prevede il regolamento.
Ma la richiesta, a quanto pare, non è stata accolta dal presidente Gennaro Nicoletti che a tutt’oggi non ha convocato il consiglio nella data stabilita, cioè lo scorso 27 di agosto. La prossima dovrebbe essere la settimana decisiva per evitare lo scontro. All’interno della maggioranza c’è fermento e non è escluso che se Nicoletti non convocherà l’assise, il gruppo consiliare richiedente assumerà posizioni drastiche attraverso un documento ufficiale che sarebbe già pronto e firmato.
Insomma c’è forte tensione all’interno del centro sinistra che amministra l’ente montano che ha sede in Acri. Nicoletti, l’attuale presidente della giunta, guida la comunità montana dal 2006 mentre il suo vice è Pino Capalbo, consigliere comunale Pd di Acri.
Ma l’assetto politico potrebbe cambiare con l’elezione di un nuovo presidente. Nicoletti, infatti, non avrebbe più i numeri. Su diciasette consiglieri l’attuale presidente può contare su circa la metà. Diversi i nomi che circolano per la sua successione. Secondo indiscrezioni la presidenza potrebbe toccare a San Demetrio o ad un centro della Sila.
Si ipotizza anche Acri che, nei lunghi 35 anni di storia della comunità montana, non ha mai espresso un presidente. Questa potrebbe essere la volta buona e pare che anche i numeri siano dalla parte di Acri. Tre sono i membri che rappresentano ilo consiglio comunale; Capalbo per il Pd e Arena e Gencarelli per l’Udc.