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IDV: “emergenza ospedale. Amministrazione Trematerra evanescente”.

Italia dei Valori - Acri
Foto © Acri In Rete
L’amministrazione Trematerra si faccia portavoce delle istanze e dei bisogni primari della cittadinanza con iniziative più convinte e determinate che coinvolgano anche le parti sociali e le rappresentanze politiche di opposizione”. È quanto afferma in una nota del coordinatore cittadino di IDV Angelo Cofone. Nella nota si esprime profondo dissenso in merito alle iniziative finora intraprese a difesa del presidio ospedaliero Beato Angelo di Acri dall’attuale amministrazione. Il partito di IDV da sempre attento e vigile sulle principali vicissitudini della cittadinanza incalza la Giunta Trematerra in merito alla imminente emergenza sanità che sta per abbattersi sui cittadini del popoloso Comune di Acri (e sugli abitanti dei comuni limitrofi) che hanno sempre trovato un sicuro punto di riferimento nel nosocomio cittadino il quale presto verrà sottoposto ad un forte ridimensionamento dagli effetti ancora imprevedibili. Dispiace dover rilevare che la questione venga discussa ed affrontata pubblicamente solo quando si viene sollecitati dalla piazza o da iniziative dei partiti di opposizione; dispiace . dover constatare che anche in tali circostanze la Giunta Trematerra anziché dare risposte precise e confortanti preferisca far scadere il discorso in polemiche sterili ed invettive di carattere personale – che servono più che altro a qualificare quelle stesse persone da cui provengono – nei confronti di quanti rimarcano l’immobilismo dei nostri amministratori a fronte di tale grave situazione. Piuttosto sarebbe interessante sapere quali sono i frutti delle iniziative finora intraprese, quali le risposte ricevute dalla Regione Calabria e soprattutto quale sarà il destino del nostro ospedale, in primis del reparto di ginecologia e ostetricia la cui chiusura è stata rimandata non certo per intercessioni politiche ma esclusivamente per esigenze di forza maggiore in quanto quelle strutture che dovrebbero accogliere le future mamme strutturalmente e logisticamente non sono ancora pronte. Ci si chiede come faranno le future gestanti a scongiurare situazioni di grave pericolo per la loro incolumità e per quella dei nascituri qualora dovessero venire a trovarsi in una situazione di emergenza nei periodi invernali, quando le nostre strade già di per sé pericolose diventano impraticabili ed impercorribili - e di questo ne abbiamo appena avuto la riprova tant’è che a distanza di quasi 24 ore dalla preannunciata nevicata che si è abbattuta su Acri non si riesce nemmeno a camminare sui marciapiedi della via pubblica -. Sarebbe forse il caso di dare maggior voce e maggior peso politico al proprio dissenso coinvolgendo tutte le parti sociali di fronte a questioni così sentite dalla popolazione locale, ricordando al Presidente della Regione Calabria che non è soltanto tagliando e sopprimendo indiscriminatamente strutture sanitarie pubbliche che si costruisce una buona ed efficiente politica sanitaria regionale, che gli ospedali di montagna meritano di essere tutelati e riqualificati (anche sulla base di apposite normative nazionali, come peraltro è stato fatto in altre regioni d’Italia che hanno affrontato la delicata questione del deficit sanitario) e non soppressi anche perché la sanità non può e non deve subire le conseguenze della crisi in quanto servizio imprescindibile, dunque non assoggettabile a logiche di bilancio aziendale ma sociali. Vorrei da ultimo ricordare al nostro attuale Sindaco che in realtà meno disagiate della nostra (Cariati – Trebisacce) alla notizia della imminente chiusura degli ospedali cittadini - o di singoli reparti degli stessi - è scattata una sommossa popolare con manifestazioni di protesta che hanno portato al blocco di importanti arterie stradali per diversi giorni e che hanno visto tra i primi partecipanti e sostenitori proprio i primi cittadini di quelle stesse realtà. IdV vigilerà costantemente su questo gravissimo problema ed è pronto a mobilitarsi, di concerto con tutte le altre forze politiche e con l’intera cittadinanza, affinché il nosocomio cittadino mantenga tutte le funzionalità e le professionalità attualmente esistenti e rivendicando la funzione essenziale che ha sempre svolto e che è senz’altro in grado di continuare a svolgere nell’ambito del comprensorio comunale e non solo.

PUBBLICATO 17/12/2010

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