RELIGIONE Letto 2837  |    Stampa articolo

Se li doni, li mangiano tutti.

sac. Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
Dategli voi stessi da mangiare. Non capite ancora? Ti appartiene quella moltitudine che ha ascoltato la parola di Gesù, non puoi congedarli perché pensino da sé a vitto e alloggio.
Offri la Parola di Dio a qualcuno? Che sapore avrà se non sfami anche i suoi bisogni primari? Prenditi cura dell'altro interamente e Dio si prenderà cura di te! Ascoltalo nel suo bisogno, allora la parola del regno sarà fecondata nella tua e altrui vita.
Quando il giorno inizia a declinare e l'uomo ha bisogno di essere custodito, Gesù si prende cura di lui. Non lo rimanda a casa sua senza avergli provveduto ciò di cui ha bisogno. Questo risvolto tenero è proprio di chi vive l'appartenenza "viscerale", non nasce spontaneo in chi come gli apostoli, e noi con loro, ha un rapporto più esterno. Il miracolo della moltiplicazione è insito nella frase che Gesù pone a inizio dell'evento: Dategli voi stessi da mangiare.
Non nel senso di andare a comprare pane da altri, ma nel senso di prendere del proprio e donarlo. Allora sì che si moltiplica il pane! Non si spende nulla e ci si guadagna perché ne avanza! Cinque pani e due pesci sono il proprio patrimonio? E cosa sono di fronte a una folla di cinquemila persone? I nostri occhi si fissano sui cinque pani e i due pesci, proporzioni minime: cinque a cinquemila.... Gli occhi di Dio si alzano e spaziano: cinque diviso cinquemila fa cinquemila, come anche due diviso cinquemila fa cinquemila. Come è possibile? La logica dello spirito non può usare i canoni della carne. L'amore più si divide più si moltiplica. Lo spirito è senza misura. E questo spirito ci è dato. Dove? Nella scelta che si fa. C'è la folla? Se la rimando, mi restano i cinque pani e due pesci.
Se li faccio restare con me, dopo esserci tutti saziati, restano ancora dodici ceste, più di quello che avevamo, tanti quanti siamo noi che ci siamo messi in gioco. Stupendo questo modo di essere! I pani e i pesci che tu hai non sono per te, sono per tutti. Se li mangi, ti sfami solo tu. Se li doni, li mangiano tutti e anche tu, e ti avanzano!!!!!
Cosa stai lì a misurare ciò che doni agli altri? Senza misura spendi ciò che sei, e ti ritroverai intero e moltiplicato...

PUBBLICATO 03/06/2010

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