Fc Acri - Scalea: 0 - 0. Il sogno dell'Acri si infrange contro il muro dello Scalea.
Luigi Algieri
Scalea: Spingola 9, Oliva 6, De Miglio 6 (dal 24' st Amendola 6), Ferraro 5, Vitale 5, Scafaro 6, Foderaro 6, Vanzetto 6, Longo F. 5 (dal 50' st Fayè s.v.), Micieli 5 (dal 7' st Cambria 5), Spataro 5. In panchina: Marchese, Del Popolo, Veneri, Corapi. Allenatore: Viola (squalificato) 6 Marcatori: 22' pt Gallo P. Arbitro: Lorenzo Fabbri di San Giovanni Valdarno 5 ( Palumbo e Minniti di Reggio Calabria ) NOTE: Espulso Ferraro (S) al 4' st per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Oliva (S), Vitale (S), Vanzetto (S), Scafaro (S), Foderaro (S), Longo F. (S), De Luca (A), Gallo P. (A), Tuoto (A). Spettatori circa 1300 di cui una cinquantina provenienti da Scalea. Angoli 8-0 per l'Acri. Recuperi 2' pt, 5' st. Acri - Il sogno serie D dell'Acri si infrange contro il muro Scalea. La tecnica, la tenacia e soprattutto il grande cuore dei ragazzi di "Ciccio" Ferraro non ha potuto nulla contro la barricata alzata dalla formazione biancostellata venuta ad Acri forte del 3 a 1 dell'andata. Un risultato, quello del "Longobucco" che, sui rossoneri, ha pesato come un macigno. E in un "Pasquale Castrovillari" tinto di rossonero non sono bastati quasi cento minuti di battaglia calcistica per schiodare il risultato dallo 0 a 0. Mister Viola squalificato presenta un 4-3-2-1 nel quale Fabio Longo è l'uomo più avanzato, ma supportato da Micieli e Foderaro che hanno come primo compito quello di difendere. In difesa al posto dello squalificato Aldo Longo c'è Ferraro. La risposta di mister Ferraro è affidata ad un 4-4-1-1 dove le ali Tucci e Domanico sono degli attaccanti aggiunti, Urso inizialmente è il partner di capitan Balsamo in mezzo al campo, mentre in difesa a sinistra c'è spazio per Davide Gallo. Ma a dispetto dei moduli e degli uomini il canovaccio della partita è chiaro sin dall'inizio. L'Acri ,che deve realizzare due reti per andare ai supplementari, si proietta in avanti a testa bassa. Lo Scalea forte del doppio vantaggio rimane corta nella propria metà campo chiudendo tutti gli spazi. L'Acri inizia con grande aggressività costringendo gli scaleoti nella prorpia metà campo, ma ci vuole il 20' per vedere la prima conclusione. È Urso che su punizione manda di poco alto. Il primo tiro in porta arriva al 26', iniziativa di De Luca che dai venticinque metri chiama Spingola al primo intervento degno di nota, mandando in corner. Il possesso palla è prerogativa esclusiva dell'Acri che manovra bene fino alla trequarti mancando però al momento dell'ultimo passaggio. Domanico è incontenibile nel dribbling, salta uno due avversari, ma al terzo viene sistematicamente fermato. E questa sarà un po' la fotografia di tutto l'incontro. Proprio Domanico al 31' arriva al tiro debole dalla distanza, facile preda di Spingola. Al 40' Brillante salta l'uomo e mette in mezzo, Scafaro salva in corner, ma sfiora l'autogol. Le palle alte sono preda dei giganti Scafaro e Ferraro, sulle palle basse c'è il raddoppio sistematico dei tirrenici e poi c'è da stare attenti al contropiede. Al 42' infatti Longo in contropiede scatta sul filo del fuorigioco brucia in velocità la difesa dell'Acri ed entra in area, il suo tiro però finisce alle stelle. Nella ripresa mister Ferraro si gioca la carta Tuoto al posto di Brillante. Ed al 4' questa scelta paga. Ferraro stende proprio Tuoto lanciato a rete e l'arbitro non può fare altro che espellerlo. Ma rimasti in dieci gli uomini di Viola si chiudono ulteriormente. Comincia inoltre una manfrina nel tentativo di guadagnare tempo, con tante morti presunte e resurrezioni miracolose. Domanico ci prova su punizione, ma la palla sfiora l'incrocio dei pali. Nell'Acri entra Chimento al posto di Davide Gallo per dare maggior vivacità in attacco. Urso torna a sinistra e comincia a spingere come un forsennato. Proprio Urso trova in un paio di occasioni la testa di Paolo Gallo che però non riesce a finalizzare. Al 20' su un altro contropiede di Foderaro l'Acri rischia di capitolare. Foderaro fa tutto bene e supera Di Iuri in uscita, ma la conclusione termina sul palo. Scampato il pericolo l'Acri si ributta in avanti con tanta volontà, ma con poca lucidità. Ci prova ancora Gallo di testa, poi Cavatorti dalla distanza, ma la porta è un miraggio. Al 32' Spingola compie l'ennesimo miracolo su una conclusione di Gallo. Ormai gli schemi sono saltati, le sceneggiate napoletane di alcuni giocatori ospiti producono gli effetti sperato di guadagnare tempo prezioso e spezzare le offensive dei padroni di casa. Al 37' Chimento salta un uomo e serve Cavatorti che difetta nella mira e da dentro l'area manda alto. Le forze scarseggiano, ma la volontà dei rossoneri è encomiabile. Urso su punizione sfiora il palo. Al 47' il "Pasquale Castrovillari" sussulta. Urso trova ancora la testa di Gallo, che indirizza bene, ma Spingola e miracoloso e respinge, la palla rimane nell'area piccola, arriva Tucci che colpisce in condizioni precarie colpendo la traversa. Ed allo stremo delle forze arriva il triplice fischio del direttore di gara che sancisce l'affermazione dello Scalea. All'Acri rimane il rimpianto del match di andata, senza il quale sarebbe potuto essere un'altra storia. Le squadre escono comunque dal campo dopo aver raccolto gli applausi, meritati, delle rispettive tifoserie che hanno fatto da splendido contorno ad una magnifica giornate di festa. Ad attendere lo Scalea nel prosieguo dei playoff c'è ora il Trani, presente ieri con alcuni osservatori. Nel dopo partita così Tuoto, "lo scalea ha usato solo la difesa come modalità di gioco, tre tiri in porta tre gol, il portiere che ha preso di tutto, abbiamo preso pali, traverse e rimane il rammarico per il pubblico di Acri". Così il tecnico dell'Acri Francesco Ferraro "pur riconoscendo i meriti dello Scalea che una squadra cinica, rimane il rammarico di averla dominata in entrambi gli incontri fatto salvo i venti minuti della ripresa di Scalea che ci sono costati cari, ritengo che nell'arco delle due gare l'Acri abbia espresso un gran calcio e - prosegue Ferraro - un gol avrebbe sicuramente alterato gli equilibri dell'incontro sul piano psicologico mettendo più paura a loro, noi però siamo una squadra che predilige il gioco a terra e loro giocando con nove giocatori sotto la linea della porta ci hanno costretto a cross alti che sono il pane per gente come Scafaro - infine sul futuro ad Acri - sono contento soprattutto di aver visto un riavvicinamento del pubblico, che abbia riscoperto la passione per questa squadra, io credo che i giocatori e gli allenatori passano ma penso che ad Acri sia rinato qualcosa di importante". Mister Viola ha una dedica speciale al fratello scomparso "dedico questa vittoria a mio fratello Totò a cui voglio un bene dell'anima". Viola "Abbiamo fatto una buona gara giocando in 10 tutto il secondo tempo contro una squadra forte nella quale si vede la mano di un allenatore bravo. è evidente che solo una doveva passare e sono contento che siamo stati noi. Avevamo preparato la partita nei minimi particolari, abbiamo una grande squadra con gente esperta e di carattere che lavorano duro e l'abbiamo messo in pratica riuscendo a non prendere gol. Poi Spingola ha fatto il suo facendo begli infortuni. Ho finito con Cambria terzino e Vanzetto libero. Il Trani è una buona squadra, ne conosco alcuni giocatori, adesso smaltiamo le tossine e poi da martedì penseremo al Trani. Siamo un gruppo umile che ha voglia di lavorare e di apprendere e per questo andiamo avanti. Questo passaggio è stato importante. Noi nel doppio confronto siamo stati più cinici e mestieranti ed è venuto questo risultato che a mio avviso è meritato. De Miglio è in ospedale a Cosenza ha una spalla lussata ed aspettiamo fino a martedì e poi vediamo cosa fare visto che ci saranno altre assenze importanti ma comunque sia andremo a fare la nostra onesta gara. Oggi nel primo tempo abbiamo fatto qualche buona sortita e buone trame. Nel secondo tempo per l'espulsione dopo 4' e l'infortunio dopo 15' ci siamo arroccati dietro per cercare di non prendere gol e passare il turno".
Foto: Nunzio De Marco, Damiano Covello. Fonte: "Calabria Ora" del 17-05-2010. |
PUBBLICATO 17/05/2010
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