Non si è fatta attendere la risposta dell’amministrazione comunale al promoter Ruggero Pegna, che, nei giorni scorsi, ha pubblicamente rivendicato il pagamento del concerto di Cristiano De Andrè, tenutosi ad Acri, nell’ambito della rassegna AmphiteAcri.
«L’amministrazione comunale - è scritto in una nota - desidera dare riscontro, al fine di rettificare lenumerose inesattezze ivi contenute, alla lettera aperta inviata dal signor Pegna al sindaco di Acri. Al di là della ovvia espressione di vicinanza dovuta a un operatore dello spettacolo che dichiaradisubire undannoeconomico, non sipuòprescindere da alcune considerazioni di merito che tengono certamente indenne questa amministrazione da qualsivoglia censura, tanto sul piano materialequanto suquellomorale. Innanzitutto – prosegue il Comune - bisogna dire che non è corretto affermare che l’am ministrazione comunale ha effettuato una convenzione con la Zeus srl oabbia co-organizzato gli eventi con lamedesima società, facendo intendere che vi sia stato un qualche diretto impegno presodal medesimo Comunecon la società da Pegna rappresentata. È infatti vero che il Comune si è limitato a concedere, su espressa richiesta della società interessata, l’utilizzo dell’Anfiteatro comunale, unitamente a un contributo economico, per l’effettuazione di alcuni concerti da inserire nella manifestazioneAmphiteacri 2009. Il Comune cioè non è in alcun modo intervenuto, né nella scelta degli spettacoli (le cui date e i cui nomi sono stati decisi in piena autonomia dalla Zeus srl) né nella contrattazione tra privati avvenuta tra la Zeus srl e alcuni operatori dello spettacolo, tra i quali lo stesso Pegna. Ulteriore prova di quanto sopra – è scritto ancora nella nota - sta nel fatto che nel contratto da Pegna stipulato con la Zeus srl (antecedente di almeno dieci giorni rispetto alla delibera comunale), il Comune di Acri e la rassegna Amphiteacri 2009 non compaiono in nessun modo, neanche sotto forma di semplice richiamo. In sostanza, asserire che è il Comune a dover rispondere del contenzioso nato tra privati, rappresenta, a dir poco, una forzatura. Vorrei poi segnalare il fatto che nella missiva del signor Pegna, alla quale ha deciso di dare degna risonanza mediatica e per il cui contenutoquesta amministrazione valuterà i provvedimenti del caso, non si muove pretesa alcuna nei confronti della Zeus srl, citata di striscio quasi non fosse parte in causa, quasi non fosse stata questa stessa società a contrattare l’acquisto della serata, a concordare con Pegna il prezzo della medesima, a pagare l’anticipo, ad assumere ogni onere rispetto del contratto ecc. ecc. Un atteggiamento, questo,quantomeno strano».
Sulla vicenda è già intervenuto, anche Andrea Scaglione che ha contestato le affermazioni del promoter. «Relativamente alle accuse diffamatorie, fornitevi dal signor Ruggero Pegna, a riguardo del mancato pagamento per lo spettacolo di CristianoDe Andrè del 16 agosto scorso tengo a precisare che «da documenti in mio possesso posso dimostrare di non dovere alcuna somma di danaro a Pegna».


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 27-09-2009