Lo scorso mese di aprile, in Abbruzzo, la Protezione Civile Nazionale, ha avviato il Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) che prevede la costruzione di nuovi complessi con abitazioni antisismiche. Sono diciannove le aree interessate per realizzare oltre cento complessi. Roberto Caiaro, ingegnere specializzato di Acri, è a L'Aquila come supporto alla Direzione Lavori per controllare la qualità del calcestruzzo impiegato nei getti delle piastre antisismiche che sostengono gli edifici.
Caiaro è responsabile del Progetto Concrete, un’ innovativa tecnica ideata da ATECAP (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato) nel 2006 e finanziata da varie associazioni. Il Progetto Concrete, la cui sede è a Roma, supporta enti pubblici e studi di progettazione per la corretta prescrizione delle opere in cemento armato.

Ing. Caiaro come si sta operando per superare l'emergenza?
Il Governo, attraverso la Protezione Civile, ha avviato Progetto C.A.S.E.,il quale sta realizzando delle nuove unità abitative che ospiteranno parte della popolazione colpita dal sisma. Ci stiamo organizzando per garantire un alloggio anche alle persone che non rientreranno tra i beneficiari delle nuove case, ma è ovvio che la graduatoria privilegerà quelle famiglie più disagiate e nelle quali c'è la presenza di anziani e bambini.

Come ci si sente a far parte dello staff?
C'è l'orgoglio di poter dare un piccolo contributo a questo territorio con la consapevolezza di operare in uno dei cantieri edili più grandi del mondo in collaborazione con altre 6000 persone tra tecnici e operai. Ho spesso collaborato in emergenze di Protezione Civile come volontario, ma questa volta il contributo è di tipo tecnico professionale e quindi implica una maggiore responsabilità al fine di garantire la massima sicurezza a queste strutture in cemento armato attraverso il controllo del calcestruzzo.

Però queste strutture in cemento armato sembra che abbiano avuto più danni di altre.
A L'Aquila la percentuale di strutture in c.a. che hanno ceduto al sisma, da un'analisi personale, è minima rispetto ad altre strutture in muratura. Il problema di queste strutture non è da imputare alla tipologia ma al modo in cui sono state realizzate. Le strutture che si stanno realizzando sono composte da una piastra di fondazione in c.a. sulla quale vengono posizionati dei pilastri in acciaio o in c.a. e sui quali viene montato un isolatore sismico al di sopra del quale poi si posiziona una seconda piastra sempre in c.a. sulla quale poi insisteranno le case di tre piani, che sono in legno oppure in acciaio oppure in c.a. precompresso oppure ancora in polistirolo e calcestruzzo. Si punta sulla qualità di realizzazione, attraverso un opportuno controllo dei materiali e della messa in opera degli stessi. Ritengo non vi sia alcuna controindicazione all'utilizzo di c.a. in zona sismica se lo stesso è opportunamente messo in opera con materiali di qualità.

Le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni finalmente in vigore cosa cambiano nel mondo delle costruzioni?
In esse sono meglio specificate le responsabilità del Direttore dei Lavori che spesso è la figura fantasma ma è quella deputata maggiormente al controllo della qualità dell'opera stessa. Altra novità di rilievo per il settore specifico del calcestruzzo è l'obbligo da parte dei produttori di calcestruzzo di munirsi della Certificazione del Controllo del Processo di Produzione che garantisce che il calcestruzzo fornito è conforme a quello richiesto,con una circolare del 5 agosto il Ministero delle Infrastrutture ribadisce che non è più possibile commercializzare calcestruzzo non certificato, ma, ahimè, le aziende certificate nel nostro territorio si contano sulle dita di una mano.