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Riflessioni sul lieto (?) evento.

Leonardo Marra
Foto © Acri In Rete
Sono in molti negli ultimi due giorni ad aver avuto la curiosità di far visita al neonato. Da tempo si aspettava la notizia del lieto evento. Forse il luogo in cui si è verificato ci ha presi leggermente alla sprovvista, perché c’ era chi ipotizzava la sua nascita in via Aldo Moro (“Catena”) o in via Salvatore Scervini (“tangenziale”), ed è per questo che aver appreso la notizia della sua comparsa su via Alcide De Gasperi ha suscitato sorpresa.
Così l’ultimo senso unico ha visto la luce nelle prime ore di giovedì 10 settembre. Pare siano in molti ad affermare che sarà un senso unico temporaneo, ma è noto che in Italia “temporaneo” e “definitivo” hanno praticamente lo stesso significato, in barba a qualunque dizionario di sinonimi e contrari.
Ma facciamo un passo indietro.
Tutto ha inizio con la scelta dell’edificio che ospita il Liceo Scientifico che si è, fin da subito, rivelata poco felice con quell’elettrodotto che passava sopra le teste delle persone che lì avrebbero dimorato. Dopo due anni dall’insorgere del problema (chissà perché nessuno aveva visto la linea dell’ alta tensione prima di adibire quell’edificio a scuola pubblica) l’ENEL ha provveduto all’interramento dei cavi, risolvendo così uno dei problemi principali. Purtroppo restano gli altri per i quali o non esiste soluzione oppure si preferisce fare spallucce, tipo la logistica poco agevole dell’ edificio e qualche altro “dubbio” che però esula da questa mia riflessione.
Ho detto uno dei problemi, perché, forse, tra le altre cose, non si era tenuto conto della sicurezza per la viabilità sulla strada interessata. Come tutti sappiamo, l’accesso all’edificio del Liceo Scientifico avviene da una strada situata in piena curva per la quale è pericoloso l’accesso, ma ancor di più l’uscita sulla sede stradale, visto che una collinetta su cui sorge un traliccio dell’ENEL ne limita notevolmente la visibilità. Ora, con l’interramento dei cavi il traliccio può essere rimosso e la collinetta spianata. E’ per questo motivo che, si dice (e si spera), sia stato creato il nuovo senso unico. Prendiamo per buone queste informazioni, sperando che, invece, non sia stato partorito un altro mostro.
Veniamo dunque al senso unico …
Da giorno 10 sul tratto di strada che va dall’incrocio di via Alcide De Gasperi con via Aldo Moro (davanti “Tutto casa”) fino all’ingresso della strada che porta al Liceo Scientifico (circa 150 metri) è in vigore il divieto di accesso. In alternativa, chiunque provenisse dalla Sila, da S. Giacomo, da Montagnola, da Pertina o da qualche altra frazione di Acri situata sulla direttrice per la Sila e che dovrà recarsi a Duglia a San Demetrio, sulla via per il mare o semplicemente al cimitero o al campo sportivo , avrà dei percorsi alternativi “geniali”.
1) si può scendere per un paio di centinaia di metri su “via della Resistenza”, dopo il bar “fashion” si gira a destra su via “Silvio Pellico” e subito dopo ancora a destra su via “Cesare Battisti”. Dopo una cinquantina di metri si svolta a sinistra su “via della Resistenza” (un’altra via con lo stesso nome ? Alla faccia della chiarezza! ) e quindi si svolta ancora a sinistra su via Alcide De Gasperi, immettendosi, così, un centinaio di metri dopo il divieto di accesso originario.
2) Il secondo (il terzo, il quarto ecc.) percorso prevede l’attraversamento totale o parziale del centro abitato e quindi non mi dilungo ad illustrarlo.
A questo punto sorgono spontanee alcune domande:
  1. Perché un tragitto così tortuoso quando invece bastava invertire il senso unico su Via della Resistenza (la seconda; quella che sale subito dopo l’UPIM)? Si potrebbe conoscere il motivo che ha spinto a mantenere il divieto d’accesso (di 30 metri ) su questa strada?
  2. Se questo disagio può essere in qualche modo superato dagli acresi, un malcapitato, quanto improbabile, forestiero sarà costretto a fare il giro della città, vista la completa assenza di segnaletica in concomitanza della “deviazione”?
  3. Siamo proprio certi che si sia fatto tutto il possibile per evitare che questi (eventuali) lavori coincidessero con la ripresa delle attività scolastiche?
  4. Come la mettiamo con le auto che continuano a percorrere contro senso il breve tratto appena sotto l’UPIM che porta da via della Resistenza a Via Alcide De Gasperi ? Non credo bastino un paio di giorni di presidio della Polizia Urbana, dato che l’abitudine di anni di percorrenza è più forte dei cartelli di segnaletica.
Ci rendiamo conto che risulta indispensabile l’istituzione di tale senso unico per far in modo che possano essere espletati i lavori di rimozione del traliccio dell’ENEL, ma quello che preoccupa è che si possa spacciarlo per provvisorio quando invece sembrerebbe chiaro che, a meno di effettuare interventi radicali, per motivi di sicurezza stradale, il senso unico è destinato a permanere nel tempo; se così fosse, speriamo solo che la scelta di quel luogo come sede di un istituto scolastico, non si ripercuota in altre forme sull’intera collettività.

PUBBLICATO 12/09/2009

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