COMUNICATO STAMPA Letto 3220  |    Stampa articolo

Non snaturiamo il centro storico!

Comitato Centro Storico - Acri
Foto © Acri In Rete
Il centro storico, per ognuno di noi, rappresenta il luogo delle radici e della memoria,il luogo dove poter ritrovare l'origine della propria identità e del proprio legame di appartenenza.
Tutti lo sappiamo ormai, ma spesso purtroppo ce ne dimentichiamo.
Ce ne dimentichiamo, per esempio, quando, invece di salvaguardarlo e di migliorarlo, lo peggioriamo, o lo stravolgiamo,con interventi poco curati e sporadici, spesso contrastanti fra loro, perché non facenti parte di un unico piano organico ben definito e adeguato allo scopo, così come sarebbe opportuno che fosse.
Questo, purtroppo, è quanto si sta verificando attualmente nel rione Padia, precisamente in via Fratelli Mango, dove si sta effettuando il rifacimento della pavimentazione dei vicoli.
A seguito di varie segnalazioni e lamentele da parte degli abitanti del luogo, i componenti del Comitato Pro Centro Storico di Acri si sono recati sul posto ed hanno potuto constatare che realmente i lavori in corso, sia per i materiali utilizzati, sia per la loro messa in opera, non solo non rispettano le caratteristiche di un centro storico, quanto lo rendono meno agibile da parte degli abitanti, specie in alcuni punti.
Inoltre, il tipo di pavimentazione che si sta effettuando in questi giorni è diverso rispetto a quelli effettuati con interventi precedenti, così che, nel raggio di pochi metri, si possono vedere tre tipi di pavimentazione poco affini fra loro.
A casa propria, ciascuno di noi avrebbe permesso uno scempio del genere? Sicuramente no! Ebbene, il Centro Storico è la nostra casa comune, non dobbiamo dimenticarlo!
Pertanto, ancora una volta, amareggiati, chiediamo all'Amministrazione Comunale maggiore attenzione, cura, oculatezza e controllo da parte degli organi preposti circa tutti gli interventi in corso, o ancora da fare, nel nostro centro storico, perché questo patrimonio unico e irripetibile, che appartiene a ciascuno di noi, non venga snaturato, ma possa essere invece consegnato alle generazioni future abbastanza intatto, e, se possibile, migliorato, perché non è solo nostro, ma appartiene anche ai nostri figli.



































PUBBLICATO 07/09/2009

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