Finalmente, dopo innumerevoli incontri aziendali, istituzionali e momenti di lotta, i lavoratori della Ditta Zanfini di Acri hanno ricevuto tutti i salari pregressi, grazie al costante lavoro sindacale condotto dalla FILT-CGIL di Cosenza.
In un Paese normale il pagamento del salario non dovrebbe essere una notizia da affidare alla stampa. Ma nella nostra Regione il riconoscimento del lavoro e del diritto al salario stanno diventando sempre più spesso un evento degno di notizia. Purtroppo questo dimostra che non ci troviamo di fronte ad una Regione normale. Qui da noi i diritti, anche quelli inviolabili, diventano favori, e la loro concessione o riconoscimento sempre più spesso passa attraverso lotte ed incontri sindacali a volte estenuanti. Passaggi prefettizi, raffreddamenti obbligatori presso gli Uffici Provinciali del Lavoro, e tutto questo per stabilire se i lavoratori hanno diritto a protestare. Noi della Filt-Cgil diciamo qui, a chiare lettere, che non solo è legittimo protestare quando non si percepisce il salario per cui si è lavorato, ma che in un Paese normale non si dovrebbe mai arrivare a questo tipo di protesta, tanto chiara e legittima è la rivendicazione. Invece nella nostra Regione può anche succedere, come è avvenuto per i lavoratori della Ditta Zanfini, che hanno avuto l'ardire di mobilitarsi autonomamente in assemblea permanente, considerato che i salari pregressi non erogati ammontavano a ben sei mesi, sono stati, per tutta risposta, precettati dal Sig. Prefetto. Come suole dirsi, "oltre il danno anche la beffa". Tutto questo non fa certamente della Calabria una Regione normale.
La Filt-Cgil di Cosenza è però riuscita anche stavolta a superare anche questa intricata e non facile vicenda, il risultato è stato ottenuto a seguito dell'impegno profuso dalla Filt di Cosenza per liberare risorse derivanti dal CCNL bloccate alla Regione Calabria.
Come Filt siamo quindi molto soddisfatti del lavoro e del risultato, felici per i lavoratori e per le loro famiglie che da oltre un anno vivevano una condizione drammatica, ma siamo anche particolarmente soddisfatti per aver assicurato ai cittadini di quel territorio, grazie alla positiva conclusione della lunga vertenza, la certezza giornaliera di un servizio di trasporto indispensabile per quelle popolazioni.
Il Trasporto Pubblico Locale non è un qualcosa in più che viene offerto ai cittadini, ma è un diritto sacrosanto, il diritto alla mobilità garantito dalla nostra Costituzione. E' uno di quei diritti inviolabili necessari per fare anche della Calabria una Regione normale.