Chiarendo innanzitutto che non intendo alimentare alcuna sterile polemica, che non amo la demagogia e che faccio proposte concrete senza chiedere la luna, mi ritengo abbastanza informato per sapere che la destinazione dei fondi comunitari, nazionali e regionali riguarda i rispettivi Enti e non il Comune, e sono abbastanza grande per non credere alla befana e tanto meno per accontentarmi del puro politichese.
Detto questo, visto che non mi sono spiegato bene, chiarisco la mia proposta, che non riguarda solo il Sindaco, ma tutto il Consiglio Comunale ed i cittadini Acresi. Senza pretendere di cambiare prima la cultura degli Acresi ( pur dovendoci tutti adoperare per farlo) io propongo, da cittadino, che i fondi comunali per nuovi lavori pubblici (quelli cioè che giunta e consiglieri decidono come e dove spendere) vengano per i prossimi anni destinati prioritariamente ad un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici pubblici comunali, che preveda prima un'indagine strutturale e poi la messa a norma degli stessi ovvero la dismissione di quelli non recuperabili.
Non parlo quindi del sesso degli angeli ma di una scelta, scegliere cioè di non fare più nuove strade, nuove piazze, nuovi muri in pietra, nuove pubbliche illuminazioni, tutte cose che non decide il padreterno ma la politica comunale, prima di aver messo in sicurezza tutti gli edifici pubblici. Certo, questo toglie all'amministratore il potere di fare lavori chiesti da tizio o da caio, visto che le risorse sono destinate a lavori oggettivi e con priorità, ma siamo certi che questo non è un problema.
Sulla nostra proposta gradiremmo il parere dei partiti politici e dei consiglieri comunali, per proporre il cambiamento il miglior modo è quello di dare l'esempio, e chi meglio della classe dirigente potrebbe darlo?

Flavio Sposato Presidente Gruppo di Protezione Civile- Acri