Sono il genitore di un ragazzino che frequenta la scuola a La Mucone e vorrei dire anch’io la mia sulle polemiche sorte in seguito al nuovo dimensionamento scolastico. Inizio subito col dire che sebbene io abbia sempre votato centro destra - e penso che continuerò a farlo – sarei disonesto se non riconoscessi a questa amministrazione il merito di aver permesso che a La Mucone e a San Giacomo si realizzasse un sogno inseguito da oltre un decennio: una verticalizzazione che permettesse alle nostre scuole un’autonomia didattica e gestionale che non lasciasse più alla buona volontà dei docenti (che in parte c’è stata e noi ringraziamo quegli insegnanti che hanno preso a cuore il futuro dei nostri figli) lo svolgimento di una adeguata attività didattica, perché è innegabile che per anni decine di presunti professori e professoresse hanno potuto impunemente bivaccare nelle nostre scuole accrescendo poco o nulla le conoscenze dei nostri figli.
Certo che, per una volta, abbiamo trovato ascolto presso i cosiddetti politici – si sono tenute diverse riunioni fra genitori e politici di maggioranza e opposizione, alle quali ho partecipato anch’io – che all’unanimità hanno fatto si che si desse un fermo alla protervia e alla colonizzazione che alcuni presunti “intellettuali” di Acri centro hanno sempre tentato, per fortuna senza successo, sui grossi centri di La Mucone e San Giacomo. La cosa che mi fa più rabbia, però, è che l’unica preoccupazione che traspare dalle parole di questi grandi professoroni è che forse, quando la riforma Gelmini andrà a regime, qualcuno di loro non perderà il posto di lavoro, ma dovrà spostarsi a La Mucone, San Giacomo o Bisignano. E tutto senza minimamente pensare al fatto che forse con questo dimensionamento i ragazzi di San Giacomo e La Mucone ne gioveranno in apprendimento e cultura. E comunque scaricare sulle legittime aspettative dei genitori di La Mucone la responsabilità della riforma Gelmini è anche un pò da “vigliacchetti”.