RELIGIONE Letto 2881  |    Stampa articolo

Alla porta del cuore in attesa di Dio.

sac. Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
Avvento è parola la cui radice latina significa: venire accanto, farsi vicino. È il tempo in cui tutto si fa più vicino: Dio all'uomo, l'altro a me, io al mio cuore.
È sempre tempo d'Avvento, allora, sempre tempo di abbreviare distanze, di conquistare vicinanza. Avvento è quel tempo magnifico che sta tra il gemito delle cose e la venuta di Cristo, lunga ora tra doglie e parto, di cui ci parla il drammatico Vangelo di Luca.
Dio ha giudicato il mondo e l'ha trovato lontano.
Ma invece di sdegnarsi, è lui stesso che si carica della distanza, s'incarica di tutti i passi.
Dio ha giudicato l'uomo e l'ha trovato lontano.
E invece di condannarlo, si pone in cammino a ricucire i lembi della lontananza.

Il Signore giudica me e mi trova con il cuore appesantito, e viene più vicino, lui l'unico che parla al cuore.

Quando avverrà tutto questo?
Gesù invece di rispondere quando avverranno le cose ultime, indica come attenderle nel tempo intermedio.
Il quando avverranno è adesso: il cristiano non evade, abita il quotidiano, intercede, letteralmente cammina in mezzo, medicando le piaghe, curando i germogli.

E anche il germe divino, quel piccolo Dio che ha da fiorire in ognuno di noi.
Attesa e attenzione sono le due parole tipiche dell'Avvento.
Attesa di Dio, Colui-che-viene, eternamente incamminato verso di me.
Attesa come di madre: la donna sa nel suo corpo, da dentro, cosa significa attendere; è il tempo più sacro, più creatore, più felice.
Attendere, infinito del verbo amare.
Tutte le creature attendono, anche il grano attende, e le pietre e la notte, tutta la creazione attende un Dio che viene, che ha sempre da nascere.
State attenti che i vostri cuori non si appesantiscano.
Vivere con attenzione, perché «la più grave epidemia moderna è la superficialità»
(R. Panikkar).
Vivere attenti al cuore, prima di tutto, perché è la casa della vita, è la porta di Dio.
L'incarnazione non è finita, accade continuamente. Dio nasce perché io nasca.
L'uomo non è mai nato del tutto, e deve affrontare la fatica di generarsi di nuovo, o sperare di essere generato... la speranza è fame di nascere del tutto, di portare a compimento ciò che custodiamo in noi.
Verrà sulle nubi, ma già viene: nei piccoli gesti dei cuori puri, nella luce intima che indica la via, in una delicatezza inattesa, viene attraverso le persone che amo e che ho accanto, come talenti.
Sono il suo linguaggio, la mano dei suoi doni.
Ogni carne è intrisa di Dio.

PUBBLICATO 30/11/2009

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

INTERVISTA  |  LETTO 4845  
Coschignano, mi ricandido, ma solo a certe condizioni.
Il sindaco Elio Coschignano, a consuntivo, rivendica con orgoglio i risultati ottenuti in questi cinque anni, ringrazia per la candidatura propostagli dal suo partito, il Pd, "ma accetterò solo se v ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 4564  
"Sinistra Democratica per Acri" il 4 Gen. 2010 ore 19.00 va a C/da Foresta.
Dopo il successo in termini di partecipazione, alle prime manifestazione che si sono tenute, prima ad Acri centro, e poi a San Giacomo, continuano le iniziative di "Sinistra Democratica per Acri" su ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 4247  
Il consiglio comunale approva l'atto sul patto dei sindaci.
Anche il consiglio comunale della cittadina silana ha aderito al cosiddetto “Patto dei sindaci.” Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2008, nell’ambito della seconda edizione sull’energia sosteni ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4448  
Auguri in piazza.
Radio Acheruntia in collaborazione con Acrinrete.info organizza per domani 30/12/2009 in diretta da Piazza Annunziata la trasmissione "Auguri in piazza" con ospiti prestigiosi del mondo politico, im ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5317  
Un caso di razzismo politico ad Acri: Le Rotonde.
Nello scorso mese di Novembre transitavo per le strade di Acri e mi e' capitato di pensare al razzismo politico delle Rotonde acresi. Anche esse, come tanti italiani, sembra che a centro non ci vogl ...
Leggi tutto