Chi pensava che con il comunicato dell'Udc si fosse chiusa la polemica politica dell'estate tra Pd e Udc e su alcuni specifici aspetti amministrativi dovrà ricredersi.
Il finale evidentemente non è stato ancora scritto e ieri è stato aggiunto un nuovo capitolo.
Il presidente del consiglio comunale, Giacomo Cozzolino, infatti non è soddisfatto dei resoconti della conferenza stampa di giovedì scorso e della lettura che ne ha fornito l'Udc.
Lo strumento delle conferenze stampa inevitabilmente si presta a margini di errori e fraintendimenti, che il politico scarica sul giornalista e il giornalista sul politico.
Così, per evitare ulteriori fraintendimenti, ieri Cozzolino ha preso carta e penna e ha messo nero su bianco alcuni dei concetti più pregnanti espressi in quella circostanza, perché "alcuni giornalisti locali e l'Udc fanno una libera e conveniente interpretazione, arrivando ad affermare che considerano il mio incontro con i giornalisti un "chiarimento" e dimostrando come certe volte è meglio non affrettarsi a scrivere cose che poi non possono essere confermate".
Per ovviare, il presidente del consiglio comunale ha deciso di dare "l'interpretazione autentica di quanto affermato in quella occasione, necessaria soprattutto perché il lato ironico della conferenza stampa è stato depurato per pura convenienza personale.
La mappa del Piano Strutturale Comunale nelle nostre mani - scrive Giacomo Cozzolino - è stata fatta in collaborazione dal tecnico incaricato e da un gruppo di politici del centro - destra, dei quali non conosciamo i nomi, ma apprendiamo con soddisfazione che nessuno dei massimi esponenti di Forza Italia e Udc presero parte a questi incontri e che ignorano persino l'esistenza di tale "Piano", a parte l'ex sindaco Nicola Tenuta, che ebbe il plico, ma si limitò a passarlo al segretario comunale.
Ho anche affermato che, a questo punto, il Piano non ha padri, per cui è figlio di NN e che capisco perfino lo choc di quei massimi esponenti del centro - destra che una sera sono andati a letto relativamente poveri e la mattina seguente hanno scoperto di essere miliardari, attraverso una speculazione immobiliare della quale ignoravano l'esistenza.
Vogliamo poi sapere - continua il presidente del consiglio comunale - il nome dell'unico studio privato che collaborò con l'Anas per la progettazione della SS660 che avrebbe violentato quasi tutto il territorio di Acri.
Nella conferenza stampa ho solo aggiunto che è necessario conoscere questo nome, non perché siano fatti penalmente rilevanti, ma perché la vita privata degli amministratori pubblici interessa i cittadini a prescindere.
In quanto alla presunta polemica interna al Partito Democratico - conclude Giacomo Cozzolino -, alla quale fa riferimento il comunicato dell'Udc, ho fatto notare che la polemica esiste, ma è fra il Pd e un simpatizzante dell'Udc".


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 11-08-2008.

(per un nostro errore è stato pubblicato nella giornata di lunedì un articolo avente un diverso titolo, ce ne scusiamo)