Da qualche mese la zona adiacente il campo sportivo di c/da San Martino, sottoposta ad un piano di lottizzazione approvato oramai da diversi anni, è interessata da una serie di lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione previste dalla legge.
Tutte queste opere - a carico dei 18 lottizzanti che avevano acquistato dagli eredi Giannone - permetteranno di edificare contribuendo quindi a creare un vero e proprio quartiere abitativo con palesi vantaggi per la zona lamuconese e per tutto il comune. Vantaggi di carattere demografico di non poco conto considerato la tendenza ad abbandonare queste periferie preferendo i paesi della media valle Crati.
Non solo, da imposizione del Piano regolatore vigente, i lottizzanti hanno concesso all'Amministrazione diecimila metri quadri di terrenno da adibire ad opere di pubblica utilità. Tutto bene insomma se non fosse per il costruendo marciapiede che separa l'area lottizzata con la strada di interesse provinciale Serricella-San Martino-Bivio Guzzordi. Un marciapide situato - secondo le lamentele di molti residenti - troppo a ridosso della carreggiata, impedendo quindi, almeno su un versante, il futuro allargamento della stessa, peraltro già previsto con un finanziamento provinciale.
I proprietari del terreno sono tranquilli, perché tutto è stato fatto secondo le carte; un po' meno la gente, che denuncia un opera antiestetica, ingobrante e non funzionale alla strada.
Una sorta di corpo di cemento, che, ora sembra estraneo al contesto in cui è inserito, e che, probabilmente, verrà riabilitato una volta avvenuti i lavori di allargamento.