Il consiglio comunale ha bocciato il punto sull’abrogazione della commissione edilizia? Ed allora io aggiro l’ostacolo. Avrà pensato in questo modo il primo cittadino Coschignano. Secondo indiscrezioni fondate nella giornata di ieri Coschignano ha provveduto a revocare la nomina di tre dei cinque componenti dell’organo consultativo dell’ente presieduto da egli stesso. Essendo presenti solo in due la commissione, quindi, decade.
Una decisione a metà tra un atto di forza ed un provvedimento che è nelle facoltà del sindaco. Ma ora la questione potrebbe avere serie ripercussioni sul lato politico per una maggioranza di centro sinistra già di per sé lacerata e priva di comuni intenti. Martedì scorso, in virtù anche di un Dpr del 2001, la proposta della soppressione della commissione edilizia era stata affrontata dal consiglio comunale ma il punto non è passato grazie a nove voti contro otto. Si erano schierati per l’abrogazione il Pd e tre Indipendenti mentre contrari alla sua eliminazione Udc e Sinistra Arcobaleno. Maggioranza spaccata, quindi, con quattro esponenti della SA (due dei Verdi ed uno ciascuno per Pdci e Rc) che si sono opposti alle indicazioni del sindaco e del suo partito. Una scelta, quella della SA, che ha fatto andare su tutte le furie alcuni consiglieri di maggioranza che hanno parlato di blitz e marcia indietro. Il capogruppo del Pd, Lupinacci, ha addirittura parlato di una maggioranza che non c’è più ed ha invitato il sindaco ad un giro di consultazioni. Dall’altra parte la SA e l’Udc, invece, gongolavano per essere riusciti nell’intento di non far sopprimere la commissione che, a loro avviso, svolge un ottimo lavoro di supporto per l’ufficio tecnico dichiarandosi ad un eventuale soppressione solo nel caso in cui venisse espletato il concorso di dirigente dell’ufficio stesso. Di parere diverso il Pd che considera l’organo inutile e dispendioso per le casse comunali. Ed ora, dopo che il sindaco ha come la prenderanno quelli della SA? Abdicheranno o si opporranno aprendo una crisi che potrebbe portare allo scioglimento anticipato del consiglio?
Senza l’appoggio della SA, infatti, la maggioranza non avrebbe i numeri per governare potendo contare solo su i sei del Pd e i tre Indipendenti contro gli undici di Pdl, SA e Udc.
Proprio quest’ultimo partito, a cui più volte l’altra sera è stata tesa una mano da parte del Pd, fa sapere che non è intenzionato a dare una mano a questo esecutivo ma soprattutto a questo sindaco.