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Pronta la sdemanializzazione e la vendita del bosco di Pitramorella.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Non è un momento felice per le casse del comune. La diminuzione dei trasferimenti degli enti sovraccomunali e la decisione di non aumentare tasse e tributi, stanno creando non pochi problemi. Per rimpinguare le casse l’amministrazione comunale, in virtù della legge regionale 18/2007, sta valutando seriamente l’ipotesi della cessazione degli usi civici ai quali sono interessati i terreni della cosiddetta Montagna di Pietramorella di proprietà del comune.
La collettività locale per decenni ha avuto sul promontorio, considerato uno dei boschi più suggestivi della Provincia, il diritto civico di uso e di godimento.
Dopo la seconda guerra mondiale, Pietramorella è stata oggetto di sommosse popolari che hanno portato all´occupazione delle terre demaniali con disboscamento, cambio di colture e edificazione dei terreni.
Centinaia di famiglie, da oltre cinquanta anni, possiedono tali terreni racchiusi in circa settecento ettari.
Negli anni passati più volte si è cercato di risolvere invano tale situazione sia a livello regionale che presso il commissario per gli usi civici, senza, però, ottenere una definizione anche per mancanza di una normativa specifica.
Tali terreni, per come risulta dal piano comunale redatto dal settore patrimonio, hanno perso irreversibilmente la funzione originaria essendo ormai utilizzati esclusivamente in modo privatistico dagli occupatori.
In virtù della legge regionale, le funzioni per l´iter della sdemanializzazione sono state assegnate ai comuni ed ora l´amministrazione intende sanare situazioni che si trascinano da anni e che non consentono ai possessori l´ utilizzo dei terreni in modo completo. L´Ufficio Gestione Patrimonio, per come previsto dalla normativa, ha redatto il piano di valorizzazione delle terre e l´amministrazione sta completando l´iter necessario per l´approvazione del predetto piano e del regolamento comunale.
Dopo la sdemanializzazione sarà possibile definire il trasferimento delle proprietà dei terreni declassati in virtù e nel rispetto dei riferimenti legislativi stabiliti dalla legge regionale che disciplina anche l´alienazione dei beni sdemanializzati e che fanno parte del patrimonio dell´ente.
L’esecutivo guidato da Coschignano lo considera un passo importante anche per quanto riguarda l’aspetto economico visto che la vendita del bosco dovrebbe garantire all’ente almeno un milione e mezzo di euro.
E’ probabile che la questione sarà affrontata in un apposito consiglio comunale previsto per le prossime settimane.

PUBBLICATO 12/02/2008

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