Ci risiamo. Si torna a parlare di rimpasto di giunta, di azzeramento e di avvicendamenti nelle deleghe. E che si ritorni a parlare della rivisitazione dell’esecutivo guidato dal diessino Coschignano quando mancano pochi giorni alla discussione del bilancio di previsione per l’anno in corso, non è un caso. Questo è il momento di fare i conti, nel vero senso della parola, ma anche quello giusto per alzare il prezzo in cambio di una decisiva alzata di mano.
La maggioranza di centro sinistra ( Ds, Pdci, Rc, Verdi, Sdi, Ulivo per Acri, Margherita ) è consapevole che andare avanti in questo modo per i restanti due anni sarebbe deleterio. Si va verso un Coschignano ter dopo che il bis si è consumato nello scorso mese di settembre con l’entrata in giunta dell’Udeur e l’avvicendamento in casa Pdci e Prc. Si ha l’impressione, dunque, che prima che l’importante documento finanziario approdi in aula possano esserci rilevanti novità riguardanti gli stretti collaboratori del primo cittadino. Ciò, a causa anche dei risvolti romani che dettano nuove alleanze. E se il sindaco prosegue per la sua strada ed afferma che non è interessato ad una ricandidatura, alcuni partiti hanno voglia di cambiamento per dare nuova linfa al governo che non sta certo brillando. Da più parti viene auspicato uno scossone, insomma, che dovrà per forza di cose avvenire attraverso il sacrificio di qualcuno. Anche il sindaco lo sa ma, evidentemente, i diktat che gli sono giunti dalla Regione gli hanno impedito di fare a modo suo.
Ma ora si vuole voltare pagina anche per sostituire chi, finora, ha deluso.

Bonacci ( Ds ). All’assessore al bilancio, nonché stretto collaboratore del sindaco, gli viene contestato il fatto di non aver riconosciuto, all’atto dell’insediamento, i debiti fuor bilancio e di aver redatto bilanci risultati inattendibili. Ciò nonostante resta una colonna portante dell’esecutivo ( qualcuno lo considera il vero vice sindaco ) per capacità politiche ed amministrative e lunga esperienza. Difficilmente il primo cittadino vorrà fare a meno del suo amico – consulente sebbene la forte richiesta di Rc.

Monaco ( Verdi – Ulivo per Acri ). Il vice sindaco ed assessore alle attività produttive ed all’urbanistica non gode più della fiducia di due dei suoi quattro consiglieri. Bomparola e Bruno stanno chiedendo da tempo la sua sostituzione che, a meno di colpi di scena, dovrebbe avverarsi.

Falco ( Sdi ). Con la base del partito e con il capogruppo Manes non c’è un bel rapporto ma l’assessore ai lavori pubblici, pur non avendo prodotto granchè, è un pupillo di Incarnato. Ed è tanto.

Montalto ( Pdci ). A settembre, per una forzatura del partito, ha preso il posto di Gabriele che, adesso, in molti rimpiangono. L’assessore di sport, turismo e spettacolo non si è visto ancora all’opera e più di uno gli contesta il fatto di non essere autonomo. Ciò potrebbe costargli caro.

Pascuzzo ( Prc ). Anche lui è presente da settembre. Nella cultura e nella pubblica istruzione si sta dando da fare con buoni risultati.

Fabbricatore ( Udeur ). Rappresenta il terzo ingresso settembrino e gli hanno affidato gli affari legali. Il suo futuro dipende da cosa farà il suo partito a livello nazionale. Se aderirà alla Cdl sarà costretto a dimettersi o ad aderire a qualche forza dell’ex Unione.

Capalbo ( Margherita ). Come l’Udeur non ha consiglieri eppure resta al suo posto nonostante non sia ben visto da gran parte della maggioranza. Come Bonacci è molto competente e ciò, in una giunta come quella attuale, è come avere un asso nella manica.