Nelle prossime settimane approderà in consiglio comunale il documento relativo al bilancio e già da ora si avverte la tensione intorno al documento che dovrà essere presentato dall'assessore Mario Bonacci. Si tratta di una insidiosa cruna dell'ago per l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Elio Coschignano. Da sempre sul bilancio si appuntano gli appetiti di tutti ed è normale che, a distanza di qualche settimana, partiti e consiglieri facciano sentire il loro fiato sul collo dell'assessore al ramo.
A dare fuoco alle polveri ieri è stato il capogruppo di Rifondazione Comunista, Pietro Pettinato, che, per l'ennesima volta, ha indirizzato i suoi strali polemici verso la giunta, che il suo stesso partito sostiene e nella quale ha un suo rappresentante. L'atteggiamento di Pettinato può essere portato a esempio di una maggioranza in cui ognuno fa qual che vuole e nessuno fa quello che vogliono gli altri.
Il capogruppo del partito di Bertinotti ha passato gran parte del suo tempo a polemizzare con sindaco, assessori e partners di coalizione e non si ricorda una sola sua iniziativa politica tesa a proporre questo o quel provvedimento, se si esclude la sua netta opposizione al taglio delle indennità per i consiglieri.
Pettinato ha sempre fatto le pulci al bilancio, senza mai cavarne un ragno dal buco. Sarebbe interessante comprendere in quali circostanze un partito, quello che egli rappresenta, che ha nella costante interazione con la gente un suo tratto distintivo, abbia dato luogo a iniziative di ampio coinvolgimento popolare.
Al centrosinistra non è evidentemente bastata una interminabile verifica di giunta, conclusasi senza verificare alcunché, per risolvere i suoi problemi. A distanza di qualche mese, i nodi irrisolti sono ancora tutti lì, con un sindaco costretto a passare metà del suo tempo a dirimere i contrasti di quelli che dovrebbero sostenerlo e l'altra metà a soddisfare le loro richieste.
C'è da giurare che il bilancio arriverà in consiglio comunale sulla scia di polemiche interne al centrosinistra.
E non mancheranno i distinguo di chi magari alla fine quel documento lo voterà, ma non senza aver detto di dover ingoiare il rospo. Dopo il giro di boa, Pettinato docet, non sembra che la maggioranza abbia intenzione di ridurre le frizioni interne che hanno caratterizzato il recente passato. E questo, alla lunga, potrebbe esserle fatale.



Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 07-02-2008.