Ci sono un paio di progetti promossi dall'amministrazione comunale, fin dal suo insediamento, che sembrano essersi smarriti tra le secche dell'interminabile verifica di giunta e nelle discussioni tra i partiti di maggioranza.
In molti avevano salutato con soddisfazione e compiacimento la nascita del consiglio comunale dei ragazzi e della consulta dei giovani.
Dell'uno e dell'altra purtroppo da diversi mesi sembrano essersi perse le tracce.
Il consiglio comunale dei ragazzi, che avrebbe dovuto costituire una sorta di palestra per futuri amministratori, non si riunisce dallo scorso mese di giugno.
Inutile cercare di indagarne i motivi, perché di validi non c'è ne sono.
Il progetto, di cui l'allora assessore alle Politiche Giovanili, Giuseppe Capalbo, menava giustamente vanto, era stato accolto, non solo dai ragazzi, ma anche da genitori e tutor, con grande entusiasmo.
In quelle assise si riproducevano i riti della politica, mutuandone, in taluni casi, anche i difetti più evidenti.
Ora tutto quell'ardore iniziale sembra essersi sciolto come neve al sole, e questo certamente non depone a favore di un'amministrazione comunale che pure tanto aveva fatto per realizzare il progetto.
La medesima parabola ha seguito la consulta dei giovani, partita anch'essa con grandi aspettative.
Da diversi mesi non se ne avverte più la presenza, con un presidente dimissionario da ormai molto tempo.
Nel primo anno di attività aveva prodotto risultati assai interessanti.
Il successo della prima notte bianca reca in calce la sua firma.
Peccato che nell'edizione successiva la consulta abbia brillato solo per il suo disimpegno.
Anche in questa circostanza, se all'amministrazione comunale va dato atto della sensibilità mostrata nei confronti del mondo giovanile, allo stesso tempo occorre rimarcare la sua incapacità nel prenderlo per mano e motivarlo costantemente.
Sarà un caso, ma la crisi di questi due progetti è coincisa con l'avvicendamento nell'assessorato.
In seguito al rimpasto dello scorso mese di settembre, a Giuseppe Capalbo, che nel frattempo è stato dirottato alla Sanità e all'Ambiente, è subentrato Salvatore Fabbricatore.
Negli ultimi quattro mesi, cioè quelli in cui è in carica Fabbricatore, il consiglio comunale dei ragazzi e la consulta dei giovani non si sono mai riuniti.
Sarebbe ingeneroso addossare tutte le responsabilità al nuovo assessore, poiché la crisi dei due progetti era già in atto, ma certo Fabbricatore non ha impresso quella svolta che ci si attendeva.
Non è tardi per rimettere mano a due iniziative che certo avevano contribuito, anche in un periodo in cui non sono certamente incoraggiati, a far si che i giovani si avvicinassero alle istituzioni e alla politica.
Occorre tuttavia una seria riflessione sul perché si "sia allentata" la presa, ripartendo da dove il cammino si era bruscamente interrotto.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 31-01-2008.