Dal giorno di chiusura è trascorso già un mese. Nonostante ciò la scuola materna “Pastrengo” rimane interdetta a docenti e bambini. Il plesso scolastico fu chiuso su ordinanza del sindaco perché presentava pericolose lesioni al soffitto che mettevano a repentaglio la sicurezza degli utenti. Per la verità la denuncia riguardante la presenza di ampie crepe fu avanzata nello scorso mese di ottobre da alcuni insegnanti. Solo dopo due mesi l’amministrazione comunale si accorse del grave problema e decise di chiudere la struttura.
Al momento non è dato sapere quando la scuola sarà nuovamente accessibile ma essa necessita di urgenti e scrupolosi lavori. Nel frattempo i circa cinquanta bambini sono stati sistemati in un edificio privato di via Seggio che ospita la scuola materna ed elementare di quel quartiere. Finora i genitori sono stati in silenzio vuoi per le festività natalizie, vuoi perché il comune aveva promesso una soluzione rapida della questione. Ma adesso, ad un mese esatto dalla chiusura, mamme e papà vogliono vederci chiaro e pretendono risposte esaustive. Anche perché nell’attuale sistemazione vi è un palese problema di sovraffollamento. I circa cento bambini, infatti, sono costretti a pranzare laddove esercitano anche tutte le attività collegate alla scuola. Notevoli i disagi anche per l’accesso ai bagni, piccoli ed inadeguati per un così alto numero di utenti spesso costretti a lunghe ed estenuanti file.
Dal comune nessuna informativa e nessun comunicato né da parte del primo cittadino né dall’assessore al ramo. R.C., una delle mamme più agguerrite esclama: “ci siamo recati più volte in comune a chiedere informazioni e quello che ci ha colpito non sono state solo le risposte evasive ma anche le discordanze di pareti tra i vari amministratori. Qualcuno dice che la scuola aprirà entro il mese di febbraio, qualcun altro in primavera, altri addirittura parlano del prossimo anno. Nessuno di noi genitori conosce lo stato dei lavori, a patto che questi siano iniziati veramente, e di quali interventi saranno realizzati. Facciamo appello al buon senso degli organi istituzionali e nel frattempo invitiamo i cittadini ad effettuare una visita nella scuola di via Seggio dove potranno rendersi conto di quanti disagi devono sopportare i nostri figli.”