Se il regolamento approvato l’altro ieri a Roma riguardante la nascita dei circoli territoriali del Partito Democratico, sarà applicato in ogni sua forma, così come sicuramente sarà, nella cittadina silana si prevedono grosse novità circa uomini ed idee.
Le regole, pubblicate anche sul sito ufficiale del nascente soggetto politico, parlano chiaro; “possono votare nelle assemblee di costituzione dei circoli solo coloro i quali hanno partecipato alle elezioni primarie dello scorso quattordici ottobre ed ognuno dei partecipanti può votare in una sola assemblea di circolo e specificatamente in quella a cui è stato collegato il seggio elettorale in cui ha votato il quattordici ottobre.”
Ciò vuol dire, quindi, che in questa prima fase, che è la più importante per la nascita del partito in ogni città, chi non si è recato alle urne non ha il diritto di partecipare alla costituente locale. C’è di più. In questi giorni ogni elettore sta ricevendo via posta ordinaria un “attestato di fondatore del Partito Democratico e di partecipazione al voto” accompagnata da una lettera che spiega le modalità ed il luogo del voto.
Ad Acri, da sempre roccaforte della sinistra, lo scorso ottobre furono poco più di mille i votanti.
Tra i candidati il più votato risultò essere, con cinquecento voti, Natale Zanfini, consigliere provinciale di Idm. Tra i votanti loro non comparve, però, la base diessina, ( Dl, Pdm e Idm votò massicciamente ) che in rotta con i vertici provinciali, decise di non solo di astenersi dal voto ma anche dal fare campagna elettorale. Sicchè molti dirigenti dell’ex Quercia, alcuni dei quali occupano anche importanti ruoli istituzionali, decisero di restare a casa. Sindaco, assessore, presidente del consiglio, tre consiglieri comunali, presidente e segretario del partito si astennero dal voto. Che sarà, oggi, di loro dopo l’approvazione del regolamento? Resteranno ai margini in attesa di una seconda fase o troveranno vie alternative?
Una cosa è certa, Roma, intesa come capitale politica, li ha fatti fuori sebbene alcuni di loro si ergono tutt’oggi a futuri dirigenti del Pd.
Così non può essere, invece, ed a questo punto via libera a quelle figure che si sono spese, ed anche tanto, per le Primarie. Il Pd acrese, quindi, potrebbe essere composto da facce nuove e da chi finora è stato costretto a stare a guardare. Queste nuove e definitive direttive romane, dunque, dovrebbero chiarire molti aspetti e ci si attende, ora, il primo passo di chi è stato legittimato alle Primarie.
Riguardo, invece, i circoli Acri, in virtù dei seggi e dei votanti, ne può avere due. Entro fine febbraio, quindi, anche la cittadina silana avrà il segretario del Pd, ruolo a cui puntano Giuseppe Cristofaro e Natale Zanfini, e i delegati provinciali.